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Omicidio Finucane nei documenti di Wikileaks: “Il Regno Unito è stato coinvolto”

Nei documenti di WikiLeaks anche l’attivista dei diritti umani ucciso dai lealisti. Questa volta al centro del top secret un doloroso evento del passato riguardante la questione irlandese.
A cura di Danilo Massa
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Murales sull'assassinio di Pat Finucane nel 1989

Anche la questione irlandese nei documenti di Wikileaks: oggi, infatti, il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato un nuovo cablogramma riguardante i trubles dell'isola verde negli anni Ottanta. Al centro di un documento inviato dall'ambasciatore Usa in Irlanda la questione riguardante l'omicidio di Pat Finucane, avvocato irlandese impegnato nella difesa dei diritti umani ed ucciso all'età di 39 anni nella propria abitazione, mentre mangiava con la moglie ed i propri bambini. Era il 1989 ed i 14 colpi che uccisero l'avvocato erano stati esplosi dai lealisti dell'UFF (Ulster Freedom Fighters).

Dietro la vicenda si è sempre sospettata la responsabilità dei servizi segreti inglesi ed il report divulgato quest'oggi da WikiLeaks sembra confermare una simile teoria. Secondo il documento intercettato dall'organizzazione di Julian Assange, infatti, nel 2005 la MI5 – ovvero la Military Intelligence sezione 5 preposta ad affrontare le minacce alla sicurezza nazionale, movimenti separatisti inclusi – si sarebbe offerta a consegnare i documenti riservati riguardanti l'omicidio di Finucane. Tuttavia, si precisa ancora, la divulgazione deve rispettare la normativa (l'Inquiring Act) del 2005 sull'argomento di documenti segreti sensibili per la sicurezza della nazione.

La divulgazione dei documenti, nonostante le difficoltà che saranno connesse all'integrità delle informazioni pubblicate, ha portato la vedova Finucane ad esprimere la propria fiducia su una eventuale inchiesta conseguente la consegna dei documenti. Tuttavia, si legge ancora nei cablogrammi, gli Stati Uniti avrebbe espresso il timore che alcuni comparti della sicurezza britannica sarebbero determinati a bloccare l'inchiesta.

Proprio in questo contesto si sarebbe inserita l'affermazione sibillina di Bertie Ahern, primo ministro irlandese dal 1997 al 2008: "Tony [Balir] sa quello che deve fare". Un riferimento alla necessità britannica di mostrare da un lato l'intenzione di soddisfare le richieste di trasparenza, dall'altro di rispondere positivamente anche a chi viene indicato come ostile ad un'inchiesta, come l'ex Royal Ulster Constabulary Special Branch e l'Intelligence militare britannica. Va detto, peraltro, che l'attuale primo ministro, David Cameron, in occasione della pubblicazione dell'inchiesta sul Bloody Sunday del 1972, aveva rilevato il costo dell'operazione (200 mila sterline), precisando che non si sarebbe più aperta alcuna costosa inchiesta riguardante il passato.

Altri elementi che costituiscono comunque un dato importante per quel pomeriggio del 1989 è quanto sarebbe stato affermato dfallo stesso primo ministro irlandese Ahern, che ai diplomatici statunitensi avrebbe detto che "Tutti sanno che il Regno Unito è stato coinvolto" nell'assassinio di Pat Finucane. Intanto Owen Paterson, segretario di stato della Repubblica d'Irlanda, ha fatto sapere alla signora Finucane che all'inizio del nuovo anno deciderà se aprire o meno un'inchiesta sulla morte del marito.

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