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Omicidio Aldrovandi, il Sap: “I poliziotti seguirono diligentemente il protocollo”

Secondo il Sindacato Autonomo di Polizia i quattro agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi rispettarono alla lettera ciò che impartisce il manuale in dotazione alle forze dell’ordine.
A cura di Davide Falcioni
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Nel giorno in cui la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per le "torture" delle forze dell'ordine alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001 il Sindacato Autonomo di Polizia torna a parlare dell'omicidio di Federico Aldrovandi, il giovane ucciso in seguito a un intervento di quattro agenti che lo fermarono – il 25 settembre del 2005 – mentre rientrava da una serata trascorsa insieme agli amici. Secondo il segretario del SAP Gianni Tonelli i quattro poliziotti "seguirono diligentemente il protocollo" previsto dal regolamento in casi di questo tipo. Il protocollo, in particolare, prevede che l'agente metta le ginocchia sulla schiena del soggetto fermato e faccia leva con il braccio per poi ammanettarlo. Tutto scritto, nero su bianco, nei manuali di addestramento della polizia: è per questo che il Sap intende avanzare una richiesta di revisione penale.

Non si è fatta attendere la replica di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, che con una serie di post su twitter ricorda un passaggio della sentenza dei giudici della Cassazione: "La condotta posta in essere dagli agenti fu sproporzionalmente violenta e repressiva". Secondo la Moretti il sindacato di polizia dimentica che per la sentenza i poliziotti perpetrarono una "violenza estrema", portando a termine l'arresto con "modalità scorrette e lesive, quasi i 4 volessero punire" il giovane.

Non è un caso che il Sindacato Autonomo di Polizia torni sulla vicenda. Recentemente infatti la Corte dei Conti ha quantificato il risarcimento di 560mila euro allo stato da parte dei quattro agenti condannati per la morte di Aldrovandi, Enzo Pontani, Luca Pollastri, Paolo Forlani e Monica Segatto. Secondo il Sap, tuttavia, i poliziotti agirono nel pieno rispetto delle regole. Secondo il legale del sindacato, infatti, nelle tecniche di addestramento delle forze di polizia, "manuale del 1994 sussidio D", si trova "una tecnica di ammanettamento brutale", in cui si spiega di "fare leva con un braccio e mettere un ginocchio dietro al collo e uno in mezzo alla schiena. E' codificato: tu devi fare così".

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