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Ocse: in Italia sempre più divario tra ricchi e poveri

Nel nostro Paese il 20% più ricco della popolazione guadagna quasi sei volte di più del 20% più povero.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante l'Italia sia tra i Paesi più ricchi del mondo con un reddito medio pro capite per famiglie pari a 24.724 dollari all'anno, nel nostro Paese continua a crescere il divario tra la fetta più ricca e quella più povera n termini di ricchezza disponibile. Lo sostiene l'ultimo rapporto dell'Ocse che analizza a fondo le varie economie dei Paesi membri valutandone i pro e i contro. Secondo lo studio infatti in Italia "c'è un notevole divario tra i più ricchi e i più poveri" perché "Il 20% più ricco della popolazione guadagna quasi sei volte di più del 20% più povero". Negativo in generale per le famiglie italiane anche il rapporto sul debito visto che secondo l'Ocse, nel 2012, il debito delle famiglie italiane è salito al 94,2% del reddito disponibile. Una percentuale che ha avuta una drastica impennata nell'ultimo decennio se si pensa che nel 2000 il dato si attestava poco al di sotto del 60%. Come sottolinea lo studio, contemporaneamente si è registrato un forte calo del risparmio, sceso al 3,6% del reddito disponibile nel 2012, contro il 10% circa del 2006.

A pesare sul reddito delle famiglie è la situazione occupazionale del Paese ma anche il peso delle tasse. L'Italia infatti è il quarto paese dell'area Ocse, dietro solo a Irlanda, Grecia e Slovacchia, per percentuale di disoccupati di lunga durata, cioè di persone che non trovano lavoro da un anno o più, sul totale dei senza lavoro. Sempre secondo i dati Ocse, questa sarebbe una situazione venutasi a creare con la crisi economica visto che dal 2007 al 2013 nel nostro Paese la quota di disoccupati di lunga durata sul totale dei disoccupati è salita dal 45% a quasi il 60%.

Per quanto riguarda il gettito fiscale, invece, nel 2011 è risultato pari a 950 miliardi di dollari, cioè oltre il doppio della media Ocse. La maggior parte delle tasse in Italia è rappresentata dai contributi per la previdenza sociale (31,2%), e dalle imposte sul reddito e sui profitti (26,8%), mentre le imposte su beni e servizi rappresentano solo il 26,1% del gettito fiscale italiano. Al contrario invece nella media Ocse questo ultimi costituiscono il 32,9% delle tasse seguiti a distanza dai contributi per la previdenza sociale.

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