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Obama e la svolta contro le disuguaglianze, “più tasse ai ricchi per scuola e ricerca” (VIDEO)

Durante il discorso sullo Stato dell’Unione il Presidente degli Stati Uniti ha rilanciato il tema della riforma fiscale che elimini i privilegi dei ricchi e dia respiro alla classe media americana. Obama ha anche parlato di tutti i risultati raggiunti fino ad oggi dalla sua amministrazione, dall’Iraq a Bin Laden ma anche del rilancio dell’occupazione nel settore manifatturiero.
A cura di Antonio Palma
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Il discorso di Barack Obama

Il Presidente americano torna a parlare di tasse e ingiustizia fiscale e promette nuovi interventi per la classe media

Durante il discorso sullo stato dell'unione il Presidente degli Stati Uniti ha rilanciato il tema della riforma fiscale che elimini i privilegi dei ricchi e dia respiro alla classe media americana. Obama ha anche parlato di tutti i risultati raggiunti fino ad oggi dalla sua amministrazione, dall'Iraq a Bin Laden ma anche del rilancio dell'occupazione nel settore manifatturiero.

Un ragionamento in pure stile Democratico, quello fatto ieri sera dal Presidente statunitense Barack Obama al Campidoglio nel suo ultimo discorso sullo Stato dell'Unione prima delle elezioni presidenziali di novembre. Un discorso incentrato in larga parte sulla classe media americana a cui il Presidente si appella per il rilancio degli Stati Uniti, colpiti come il resto dei Paesi occidentali da una crisi economica che ha impoverito molte famiglie. La promessa di Obama è una nuova strategia di crescita incentrata sul sostegno della classe media americana sottoforma di sgravi fiscali, aiuti per i mutui e rilancio dell'occupazione insieme ad un maggiore intervento sui grandi redditi. Ma il Presidente ha anche parlato di un sostegno maggiore alla scuola e all'istruzione, "perché una buona insegnante può essere una via di fuga ala povertà", così come della possibilità di aiutare i disoccupati a riqualificarsi attraverso l'aggiornamento.

Obama ha parlato chiaramente di una nuova "norma Buffet", dal miliardario che per primo lancio il problema della tassazione, che imponga ai cittadini con un reddito più alto di un milione di dollari il pagamento di maggiori tasse in percentuale rispetto ad una famiglia media. "Come è possibile che Buffet paghi un'aliquota inferiore alla sua segretaria?" ha detto Obama, lanciando un chiaro messaggio ai Repubblicani che hanno voluto la norma attuale per gli sgravi fiscali per i grandi ricchi. E sempre rivolto agli avversari politici ha detto "Chiamatela anche lotta sociale, ma è solo una norma di buon senso" riferendosi probabilmente alle continue accuse che provengono dai candidati repubblicani alle primarie che più volte hanno accusato Obama di socialismo all'europea.

“ Chiamatela anche lotta di classe, ma è solo una norma di buon senso ”
Barack Obama
Un discorso fatto di intenti anche difficili da raggiungere, ma costellato di richiami ai successi dell'amministrazione Obama, dal ritorno in Patria dei soldati in Iraq alla sconfitta di Osama Bin Laden in campo internazionale, ma anche il rilancio dell'industria manifatturiera e dell'occupazione compiuto negli ultimi anni dopo la crisi del 2008. Insomma un discorso istituzionale che, però, non ha mancato di ricordare il lavoro svolto anche in vista della campagna elettorale imminente che porterà Obama in giro per gli Stati Uniti. La chiave di lettura della propaganda dei Democratici dunque sarà l'eguaglianza sociale e l'ingiustizia fiscale, per convincere quel ceto medio americano in molti Stati influenzato dalla destra populista che gioca sull'impoverimento delle famiglie. Eppure come molti hanno notato nessun accenno ai possibili rivali Repubblicani a partire da Matt Romney, accusato di aver realizzato la sua ricchezza soprattutto su speculazioni finanziarie.

Proprio contro il mondo della finanza e delle frodi di Wall Street il Presidente Obama ha lanciato uno dei suoi avvertimenti annunciando nuove misure di contrasto alle azioni illegali. Il Presidente sa che uno dei problemi fondamentali è proprio il rapporto con l'alta finanza statunitense per lo più repubblicana che in Parlamento ha grosse lobby in grado di influire deputati e senatori. Obama però sembra pronto ad andare avanti anche senza l'appoggio del Congresso per realizzare "un'America costruita per durare" richiamandosi ai grandi sforzi compiuti dai padri della Nazione che unitariamente e senza distinzioni "hanno avuto grande senso di responsabilità per il futuro del Paese".

Obama nel discorso sullo Stato dell'Unione

Il Presidente Usa ha parlato anche di politica estera e di economia

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