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Nizza, l’attentatore aveva 5 complici e ha preparato per mesi l’attacco

Intanto il quotidiano francese Liberation sostiene che nei minuti precedenti l’attacco a presidiare l’ingresso della strada vi era solo un’auto della polizia municipale. Il Ministro Cazeneuve ha smentito la ricostruzione: “È una controverità”
A cura di Antonio Palma
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Mohamed Laouej Bouhlel ha potuto preparare la strage di Nizza per mesi contando sul supporto di almeno cinque complici. A renderlo noto, svelando nuovi risvolti dell'inchiesta sulla tragedia di una settimana fa, è il procuratore di Parigi François Molins, che ha spiegato come i cinque fiancheggiatori siano le persone arrestate nei giorni scorsi e per i quali oggi è stato aperto un fascicolo giudiziario, con la convalida della custodia cautelare in carcere. Molins ha rivelato che uno dei sospetti aveva un filmato del luogo del crimine il giorno dopo. Questa ricostruzione di fatto smentisce la possibilità che "Bouhlel si fosse radicalizzato molto rapidamente", come sembrava nei primi giorni e come aveva spiegato il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. Un testimone aveva riferito che nelle ultime settimane Bouhlel aveva espresso posizioni estremiste e si era fatto crescere la barba.

Non solo: oggi è emerso ch a sbarrare il passo all'ingresso della Promenade des Anglais di Nizza dove poi è arrivato il camion dell'attentatore facendo una strage, vi era solo un'auto delle forze dell'ordine e non si trattava di una macchina della polizia nazionale ma di una della polizia municipale. È quanto ha rivelato il quotidiano francese Liberation pubblicando una foto dei minuti precedenti l'attacco del 14 luglio scorso costato poi la vita a 84 persone tra cui sei italiani. Il governo francese, chiamato in causa per non aver organizzato bene il sistema di sicurezza per un evento così importante che richiama migliaia di persone, in gran parte turisti, ha smentito la ricostruzione del giornale ma il quotidiano ha ribadito le accuse

Secondo Liberation, che cita una fonte di polizia che ha potuto visionare le immagini della videosorveglianza, "una sola vettura della polizia, quella degli agenti della municipale, si trovava al centro della carreggiata, lato mare", nella zona dove la strada era stata chiusa al traffico per la serata di festa. Addirittura, sempre secondo il giornale, la zona non era presidiata da alcun agente ma vi erano solo delle comuni transenne che il camion del killer ha potuto facilmente oltrepassare.

Anche se il ministro degli interni francese Bernard Cazeneuve ha definito la rivelazione una "controverità", il giornale ha spiegato nel dettaglio quanto sarebbe avvenuto quella sera. "I poliziotti nazionali sono stati sostituiti intorno alle 20.30 dai loro colleghi della municipale. Non c'era dunque alcuna vettura della polizia nazionale in grado di bloccare la carreggiata", ha spiegato infatti il quotidiano francese sostenendo dunque che è smentita la ricostruzione di Cazeneuve che aveva riferito di una presenza massiccia della polizia nazionale sulla Promenade e che l'attentatore era riuscito a entrare nell'area pedonale solo salendo sul marciapiede.

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