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Nichi Vendola: “Rifonderò il centrosinistra”, nessuna alleanza con Fini e Casini

Rifare il centrosinistra, questo il proposito del presidente di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola. Porte chiuse a strane alleanze con il Terzo Polo formato da Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini: “Le icone del moderatismo come Rutelli hanno preso solo schiaffi”
A cura di Alessio Viscardi
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Rifare il centrosinistra, questo il proposito del presidente di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola. Porte chiuse a strane alleanze con il Terzo Polo formato da Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini, il governatore della Puglia espone il suo programma in un'intervista rilasciata a “Libertà e Giustizia”. Le “icone del moderatismo” hanno preso schiaffi e sconfitte negli ultimi anni, non bisogna più giocare la partita nel campo della destra, con cui si possono soltanto raggiungere accordi sulle regole da seguire. A chi lo accusa di giocare una partita per la leadership del centrosinistra, Nichi Vendola risponde di voler soltanto combattere per “destrutturare il centrosinistra com'è adesso, per poter aprire il cantiere di un nuovo centrosinistra”. Il compromesso precario e forzoso che ha rappresentato il centrosinistra finora non può più mettere d'accordo radicali e riformisti, le cui beghe hanno impedito di risolvere i problemi concreti della città: “Finora una parte del centrosinistra ha pensato a come guadagnare la vittoria elettorale, ma non ha lavorato per raggiungere il mutamento sociale e culturale. Per cui si può anche vincere alle elezioni, e insieme perdere la società”. Rutelli è l'esempio del candidato “preso a schiaffi” del centrosinistra a causa del suo “moderatismo”. La realpolitik del Partito Democratico è fallimentare perché non trasferisce i frammenti di idee del centrodestra in una organica proposta di sinistra: “L'Italia è finita nel pantano non perché qualcuno si è presentato come estremista, ma perché la politica è diventata una melassa informe” – continua Vendola, che propone di aprire il cantiere del centrosinistra a tutti, senza vincoli, per mettere al centro temi importanti come la questione morale, la libertà delle donne e l'immigrazione: “Discutiamo dell'Italia che vogliamo, c'è un'Italia migliore di quella volgare che abbiamo sulle spalle ancora adesso”.

Nichi Vendola difende le primarie, nonostante la vittoria di Andrea Cozzolino a Napoli sia stata velata dalle accuse di brogli, perché queste sono un importante momento di discussione sulla coalizione e sul programma. Alt totale sulle ipotesi di alleanze con il centrodestra e con i centristi che formano il Terzo Polo: Futuro e Libertà, Alleanza Per l'Italia e Unione di Centro possono convergere soltanto sull'antiberlusconismo, ma sono totalmente incompatibili con le istanze della Sinistra: “A meno che non si dica: alle elezioni andremo con un accordo perché vogliamo liberarci di Berlusconi e subito dopo il voto modificheremo la legge elettorale, faremo una legge sul conflitto di interessi e poi torneremo di nuovo alle urne”, questa l'unica apertura fornita da Vendola. Ma sarebbe un'ipotesi “autolesionista” che il leader di Sel vorrebbe evitare: “ogni volta che si parla di alleanza da Vendola a Fini la pattuglia parlamentare di Futuro e Liberta rischia di perdere pezzi”.

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