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Negano la protesi a Jacob, nato senza un braccio: “Non è abbastanza disabile”

Il piccolo di quattro anni ha una straordinaria forza di volontà che lo ha portato a voler andare oltre e raggiungere nuovi traguardi ma ora vorrebbe una protesi su misura che gli permetta di poter fare tutto in autonomia.
A cura di A. P.
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È nato prematuramente con otto settimane di anticipo e con una grave malformazione che lo ha lasciato senza un braccio, quello sinistro, ma questo non gli ha cancellato il grande sorriso che è stampato sul suo volto e la volontà di essere uguale agli altri bimbi in tutto e per tutto. È la storia del piccolo Jacob Scrimshaw, un bambino britannico di soli quattro anni che ama la ginnastica, ama penzolare dalle sbarre e fare la capriola e finora è riuscito a fare tutto questo con un braccio solo. Una straordinaria forza di volontà  che lo ha portato a voler andare oltre e raggiungere nuovi traguardi. Insieme ai sui genitori infatti ora il piccolo vorrebbe poter aver una protesi speciale per compiere più agevolmente quegli atti quotidiani che oggi per lui sono così difficili.

Per il bimbo infatti ci sono poche opzioni protesiche nel Regno Unito perché il piccolo braccio di Jacob non ha un'articolazione del gomito e la soluzione ideale sarebbe una protesi speciale in Usa dal costo di 25mila dollari. "Sapevamo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato, il momento in cui lui si sarebbe infastidito e si sarebbe sentito frustrato dopo aver iniziato la scuola a settembre" ha spiegato la madre, la 35enne Gemma Turner, che con il marito coetaneo Chris Scrimshaw a  Natale è rimasta straziata dalla frase di  Jacob che ha avuto un crollo: "Voglio solo essere come tutti gli altri".

"Jacob ha una serie di amici molto disponibili ma è una grande scuola e alcuni bambini hanno iniziato a notare che è diverso:  semplicemente non voglio che cresca depresso e senta di non riuscire a raggiungere il suo potenziale" ha spiegato la donna che ha avviato una raccolta fondi per raccogliere i soldi necessari per la protesi su misura. Il braccio sarebbe legato al petto di Jacob e lo aiuterebbe a fare le cose che ama come la ginnastica e la possibilità di leggere un libro per conto suo. "Abbiamo chiesto due volte l'assegno di invalidità, ma ci è stato detto che Jacob non era abbastanza disabile", ha aggiunto Gemma, concludendo: "Ma avere un braccio può farti di fare cose quotidiane a cui non penseresti, come essere in grado di sfogliare le pagine di un libro, è molto intelligente e non dovrebbe essere frenato".

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