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Voragine via Morghen, stasera torna l’acqua. Ecco le prime ipotesi sulle cause del cedimento al Vomero

L’acquedotto: la fogna principale non è stata danneggiata, il ripristino dell’acqua in serata. Ora si indaga: occorrerà capire quali sono gli allacci ai sottoservizi comunali.
A cura di Redazione Napoli
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Entro stasera torna l'acqua al Vomero dopo la voragine di via Morghen. Ad annunciarlo è l'acquedotto di Napoli, l'Abc, che coi suoi tecnici sta intervenendo nell'area dopo lo squarcio che si è aperto nella notte nella strada vomerese, inghiottendo due auto con persone dentro ferite (in maniera lieve) oltre un grosso palo della luce e un albero.

Nel dramma sfiorato c'è una notizia che potremmo definire relativamente positiva, confermata anche dall'assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza:  dai primi rilievi effettuati è stato verificato che la fognatura principale è perfettamente integra e non ha subito alcun danno.

Dunque, perché è stato necessario chiudere la fornitura d'acqua potabile tra piazza Vanvitelli e via Morghen a centinaia di famiglie? Perché occorreva mettere in sicurezza l'area: c'era in ballo non solo acqua e fogne ma anche l'elettricità, con un cavo di alta tensione che si è adagiato sulla grossa buca stradale. L’azienda idrica spiega in una nota diramata poco dopo le 12.30 «Sebbene siano ancora in corso le operazioni da parte dei vigili del fuoco, sta già lavorando con manovre per ripristinare l’acqua a partire dalla tarda serata».

Edmondo Albano, responsabile rete fognaria Abc, presente sul posto, precisa:

Adesso sono in corso le operazioni di sezionamento della condotta dell’acquedotto a monte e a valle, per fare un bypass provvisorio e per intervenire quanto prima per la riapertura della fornitura idrica alla cittadinanza.

Poi ci s0no le ipotesi sul perché si sia verificato questo cedimento così grave. Altri video diffusi nelle ultime ore mostrano come nelle zone sottostanti (via Kerbaker, via Solimena) l'acqua dei sottoservizi abbia invaso le case, allagandole. «Per quanto riguarda le cause – spiega l'ingenere Abc – al momento non è ancora possibile avanzare ipotesi ma non si esclude che il cinematismo possa essere stato innescato da un’immissione privata su quella pubblica».

Spiega l'assessore Edoardo Cosenza:

È stato un vero e proprio flusso di acqua pulita e sporca. Ora abbiamo i primi filmati interni e anche con un drone. Di questi casi in cui ci sono allacciamenti privati che causano danni ce ne sono stati ma vedremo in seguito.

Per far rientrare le persone negli edifici serviranno anche le relazioni di Vigili del Fuoco e Protezione civile per capire se ci sono stati danni. Per la viabilità dobbiamo fare verifiche e capire quanto è stato danneggiato, faremo il prima possibile.

Cosa succede? Abbiamo avuto scarsa manutenzione per anni. Abbiamo avuto voragini al Parco Comola Ricci e in via Cassano. Ora abbiamo le situazioni di via Caravaggio – via Manzoni , abbiamo via Consalvo, via Campegna.

Sicuramente non  abbiamo trovato uno stato buono dei sottoservizi.

Siccome è stata aperta una indagine della Procura si approfondirà anche la natura degli allacci privati ai sottoservizi pubblici in zona. L'Ordine dei Geologi della Campania col presidente Egidio Grasso e il consigliere Lucio Amato, stamane sul luogo, spiegano:

La voragine di via Morghen, nel quartiere Vomero di Napoli, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie che evidenzia un dissesto idrogeologico presente sul territorio.

Per fortuna non c’è stata nessuna vittima, ma non è possibile nel 2024 affidarsi al caso. È da tempo che come sollecitiamo le istituzioni a varare un puntuale monitoraggio, iniziando dai quartieri più a rischio, e ad attivare una pianificazione di difesa del suolo.

Da semplici cittadini notiamo, come tutti, gli avvallamenti stradali che sono il primo segnale di qualcosa che non va nel sottosuolo. Occorre, quindi, iniziare a individuare le cavità sotterranee presenti, mapparle, e programmare un monitoraggio che con semplici strumenti portatili possono individuare perdite dalla rete idrica, per poi pianificare strategie di interventi dimanutenzione della rete idrica e fognaria esistente, prima che il degrado e l’incuria possano ulteriormente creare danni costosi e perdita di vite umane.

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