Vomero, “Parco Mascagna riaperto, le giostrine dei bimbi già inagibili” la rabbia delle mamme

Sono già rotte le giostrine per i bimbi del Parco Mascagna al Vomero. A 8 mesi dalla riapertura del polmone verde del Vomero, chiuso per quasi due anni per i lavori di manutenzione, le condizioni del parco pubblico, di proprietà comunale, lasciano già a desiderare. Lo scivolo e la pedana per l'arrampicata dei bimbi sono già interdetti perché pericolosi. Imbracati con il nastro bianco e rosso, mentre un avviso scritto col pennarello su un foglio A4 appiccicato sulla struttura avvisa gli utenti del parco del disservizio: "Non strappare nastro, giostra rotta, i bambini si fanno male". Una situazione di degrado che le famiglie del Vomero stanno denunciando già da settimane, ma alla quale non sembra si sia trovata ancora una soluzione.
"Abbiamo richiesto l'intervento delle istituzioni – affermano Francesco Flores e Antonio Culiers (Fi), consiglieri della V Municipalità Vomero-Arenella – per ripristinare quanto prima la giostrina guasta. È molto triste che dopo una chiusura per tanti mesi del parco, iniziata nell'autunno 2023 e durata fino a febbraio di quest'anno, le nuove giostrine siano rimaste integre per così poco tempo. Le famiglie giustamente chiedono decoro, pulizia e funzionalità di tutte le strutture. Chiediamo all'amministrazione comunale di garantire almeno questi servizi minimi, in modo che i bambini possano finalmente giocare, senza pericolo".

Ma non finisce qui. Un altro problema evidenziato dai consiglieri municipali riguarda la pavimentazione con la quale è stata rifatta l'area dei giochi per i bambini. "Invece della tradizionale pavimentazione gommata, presente in genere nelle giostrine dei parchi – scrivono Flores e Culiers – sia sotto le altalene che nei pressi degli scivoli c'è una sorta di terra battuta con ghiaia. Un bimbo che dovesse utilizzare lo scivolo o altri giochi e dovesse cadere per terra potrebbe farsi male. Sarà sicuramente a norma, ma abbiamo delle perplessità su questo tipo di pavimentazione, prima come genitori e poi come consiglieri del territorio".