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Villa Comunale nel degrado, protesta dei comitati: deposta corona funebre sul cancello

Protesta dei comitati civici contro il degrado in Villa Comunale a Napoli con il flash mob “Addio Bellezza”. Le associazioni hanno deposto una corona di fiori funebre simbolica sulla recinzione del cantiere del nuovo ascensore della metropolitana Linea 6, giudicato esteticamente non in linea con lo stile della Villa Comunale, e poi hanno appeso uno striscione con la scritta “Scempio infinito” in segno di protesta contro le condizioni di degrado, con le aiuole incolte, sporcizia e rifiuti e diverse statue vandalizzate.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Protesta dei comitati civici contro le condizioni di degrado in cui versa la Villa Comunale di Napoli, sul Lungomare. Stamattina decine di persone si sono radunate nella Villa per il flash mob “Addio Bellezza”. Le associazioni hanno deposto una corona di fiori funebre simbolica sulla recinzione del cantiere del nuovo ascensore della metropolitana Linea 6, giudicato esteticamente non in linea con lo stile della Villa Comunale, e poi hanno appeso uno striscione con la scritta “Scempio infinito” in segno di protesta contro le condizioni di degrado che regnano nella villa, con le aiuole incolte, sporcizia e rifiuti e diverse statue vandalizzate. All'iniziativa, promossa dal Comitato Santa Maria di Portosalvo, dal Comitato Salviamo la Villa Comunale, dalle Associazioni Progetto Napoli, Cambiamò, Chiaia per Napoli, hanno aderito il Comitati Gazebo Verde, il ComitatoVivibilità Cittadina, il CITS-Comitato Italiano per la Salute, il Comitato Civico Vomero e l’ Associazione Acmè Napoli.

Corona di fiori funebre sull'ascensore del metrò

Le Associazioni civiche si sono date appuntamento nei pressi dell’ascensore costruito per permettere l’accesso direttamente in Villa dalla stazione San Pasquale della linea 6 della metropolitana. “L’iniziativa – spiegano i comitati – si propone di richiamare l’attenzione sull’evidente incuria e sciatteria in cui versa il patrimonio storico, culturale e paesaggistico cittadino di cui l’ascensore è solo un’ennesima, intollerabile testimonianza. La costruzione – denunciano le associazioni – è stata progettata in netto contrasto con le norme sulla tutela dei beni culturali e del paesaggio, alterando il contesto architettonico dei luoghi in una posizione che si frappone disarmonicamente rispetto al prospetto visivo della Cassa armonica di Alvino e dell’edificio della stazione scientifica Anton Dohrn”.

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I comitati: “Intervenga il Soprintendente”

Già nel luglio 2013 le associazioni organizzarono una manifestazione di protesta sotto la forma simbolica di un funerale per la Villa Comunale per denunciare il grave stato di degrado che attanaglia il prezioso parco storico da ormai troppo tempo. “Con questa ennesima iniziativa di protesta – concludono – intendiamo sollecitare l’intervento del soprintendente Luigi La Rocca alla revisione del progetto dell’ascensore in questione, approvato dalla precedente Soprintendenza in maniera inopportuna”.

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