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Via i senzatetto dalle Gallerie Umberto e Principe, il Comune vara il “piano contro la povertà”

Il “tavolo per il decoro” sarà coordinato dall’assessore Santagada. Trapanese: “Aumentati i senza dimora. Con la stretta sul Reddito di Cittadinanza rischio collasso”. De Iesu: “Tuteleremo le fragilità”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli sono aumentati i senzatetto, situazione che peggiora giorno dopo giorno. Palazzo San Giacomo annuncia l'istituzione di un “tavolo tecnico per il decoro”, coordinato dall’assessore alla Salute e al Verde, Vincenzo Santagada, con gli assessori alle Politiche Sociali, Luca Trapanese, e alla Legalità, Antonio De Iesu, per organizzare le azioni di riqualificazione del territorio a cominciare dalla Galleria Umberto I e la Galleria Principe di Napoli.

L'annuncio è arrivato nel corso della commissione Politiche Sociali, presieduta da Massimo Cilenti, che ha riepilogato gli sforzi fatti dall’Amministrazione con fondi e interventi in favore dei senza fissa dimora.

De Iesu: “Piano contro la povertà”

Per l’assessore alla Sicurezza, Antonio De Iesu, “la presenza di senza fissa dimora nelle gallerie Umberto I e Principe di Napoli, o in altri luoghi turistici, non costituisce un problema di decoro urbano, ma di contrasto alla povertà”.

“Il tavolo per il decoro permetterà di avere un team operativo di raccordo con la Polizia Municipale e i servizi sociali e la Prefettura – ha continuato l’assessore – con le prime azioni che saranno concentrate sulle gallerie Umberto e Principe di Napoli nel rispetto delle fragilità umane per garantire la vivibilità di queste aree”.

Trapanese: “Aumentati i senzatetto a Napoli”

“A Napoli c'è una forte presenza di senzatetto, situazione che peggiora giorno dopo giorno, non solo qui, ma in molte altre città. Con l’annuncio di una stretta sul Reddito di Cittadinanza, vi è un alto rischio di collasso”. A parlare è l'assessore al Welfare Luca Trapanese.

L’Amministrazione – spiega Trapanese – ha investito e potenziato le azioni di contrasto alle povertà, a partire dalla spesa di 25 milioni di euro e l’apertura di quattro housing first, in parte presso beni confiscati e in parte in immobili di proprietà comunale.

E conclude:

È stato, inoltre, firmato il protocollo con Asl e Diocesi per rafforzare i servizi rivolti ai senza fissa dimora, che servirà anche per evitare interventi di natura assistenzialistica delle associazioni di volontariato senza coordinamento. È, infine, in dirittura d’arrivo la firma di un protocollo d'intesa con il carcere di Secondigliano per la presa in carico delle persone che giungono a fine pena senza la prospettiva di una sistemazione.

Le proposte in commissione

Per il presidente della commissione Welfare, Massimo Cilenti, va prevista la partecipazione al tavolo del servizio Patrimonio al fine di individuare strutture idonee per l'accoglienza dei senza fissa dimora, per i quali vanno individuate strade nuove per riconnetterli alla vita di tutti giorni. Infine, qualora le attività di concertazione con l’associazionismo non dovessero portare ai risultati sperati, occorrerà che l’Amministrazione recuperi il proprio spazio d’azione per la soluzione del problema.

Per Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) "bisogna assicurare in modo prioritario l’igiene e attivare un insieme di regole per il trattamento dei senza fissa dimora.

Sergio Colella (Manfredi Sindaco) ha ritenuto utile un potenziamento del coordinamento delle associazioni di volontario.

Per Toti Lange (Misto) mancano soluzioni per incidere realmente: a costo di essere impopolari, vanno previste sanzioni per le associazioni che non vogliono farsi coordinare nell’erogazione dei servizi ai senza fissa dimora.

Demetrio Gennaro Paipais (Manfredi Sindaco) ha proposto, invece, "di estendere il tavolo, attraverso una manifestazione d’interesse, a tutti gli attori sociali. Si intervenga non solo per il decoro ma anche per la sicurezza. Non dimentichiamo che lì è deceduto un ragazzo di quattordici anni colpito da un pezzo di cornicione della Galleria".

Per Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) va avviato anche un tavolo di confronto con il terzo settore per un coordinamento delle équipe multidisciplinari.

Salvatore Flocco (M5S) ha chiesto attenzione per i luoghi meno conosciuti dove è forte la presenza di senza fissa dimora.

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