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I verbali di Scabec: “De Luca disse di fare assunzioni a tempo determinato”

Il verbale del Cda del 2017, parla l’ex presidente Bottiglieri: “Il presidente ci ha detto di fare i contratti a tempo determinato”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel 2017 chiese a Scabec “un riordino delle shortlist al fine di rispondere all'emergenza" di personale "con assunzioni a tempo determinato” nell'immediato, piuttosto che fare i concorsi pubblici, fino alla fine del blocco delle assunzioni che sarebbe durato fino a giugno 2018. È quanto emerge dal verbale del Cda di Scabec del 25 maggio 2017. La riunione avveniva all'indomani di un colloquio tra l'allora presidente di Scabec Antonio Bottiglieri, salernitano, ex dirigente Rai, ai vertici della società partecipata che si occupa della promozione dei siti della cultura in Campania fino allo scorso settembre, ed il governatore.

L'ipotesi del concorso pubblico era stata già chiesta dal Cda e restava, anche per De Luca, la strada preferibile. Ma in quel periodo vigeva il blocco delle assunzioni per le società partecipate a controllo pubblico, che sarebbe scaduto il 30 giugno 2018. Da qui, l'ipotesi dei contratti a tempo determinato da reclutare con le short list.

L'incontro istituzionale tra Bottiglieri e De Luca, che oltre ad essere Presidente della giunta regionale aveva anche la delega alla Cultura, racconta di una fase difficile vissuta dalla Scabec, all'epoca nel pieno di una transizione da società mista – con la Regione che deteneva il 33% delle quote, affiancata da Mondadori e Coop Culture – a società completamente in house di Palazzo Santa Lucia. Il passaggio di consegne e la trasformazione societaria portarono, come emerge dalle carte, ad un certo punto, a dover affrontare anche la criticità della mancanza del personale, quando venne a mancare quello di Coop Culture.

L'indagine della Procura sulle assunzioni

Dopo il recente licenziamento di 16 dipendenti con contratti a tempo determinato, il tema delle assunzioni nella Scabec è finito sotto i riflettori della Procura di Napoli, ed in particolare del pool che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione. La Procura ha aperto un fascicolo conoscitivo. Al momento non risultano indagati, né ipotesi di reato. Come è emerso in questi giorni, alla Scabec, infatti, su 48 dipendenti, solo 2 hanno un contratto a tempo indeterminato, tutti gli altri sono a termine.

Negli scorsi giorni, la Guardia di Finanza ha acquisito documentazione alla sede della Scabec, relativamente al periodo tra il 2010 e il 2016, quando la società era ancora mista. Lo scorso settembre, Bottiglieri ha lasciato la presidenza. A novembre De Luca ha nominato al suo posto l'avvocato Assunta Tartaglione, ex parlamentare e segretario regionale Pd, che da settembre riveste anche la carica di consulente per le questioni giuslavoristiche del governatore.

Il verbale del Cda Scabec sulle assunzioni

Il verbale del Cda del maggio 2017 ricostruisce una situazione di difficoltà della Scabec nel periodo di transizione, un periodo successivo, è bene precisare, a quello finito sotto la lente della Procura. Col passaggio a società in house, infatti, erano venuti a mancare anche i dipendenti di Coop Culture, creando di fatto un vuoto in organico che andava affrontato. Bottiglieri nel documento relaziona al Cda – all'epoca composto oltre che da lui, anche dai consiglieri Nicola Oddati e Teresa Armato – sul colloquio avuto in precedenza con De Luca.

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Bottiglieri, in apertura di riunione:

“descrive la normativa inerente alla legge sui contratti a tempo indeterminato” e “dichiara che il presidente della Regione Campania ha dettato a Scabec un riordino delle shortlist al fine di rispondere all'emergenza di Scabec con assunzioni a tempo determinato”.

“Sul tema dei concorsi – prosegue il resoconto – si è soffermato, nella conversazione che il Presidente Bottiglieri riferisce al Cda, anche il Presidente della Regione, valutando le difficoltà di bandi che sicuramente determinerebbero la partecipazione di numerosi candidati per pochissimi posti e soprattutto per un periodo di lavoro assolutamente breve, perché fino a giugno 2018 non sono consentite nella pubblica Amministrazione assunzioni a tempo indeterminato. Nell'incontro con il Presidente De Luca e con la dottoressa Romano, direttore Regionale della Cultura, si è quindi esaminata l'opportunità di fare, almeno nel periodo che ci separa dal giugno 2018 ricorso a “long list” (peraltro previste solo per professionisti e non per le figure che servono urgentemente alla Scabec).

La mancanza di personale a maggio 2017

Nella relazione, quindi, Bottiglieri

si sofferma sulla situazione dell'organizzazione del lavoro e soprattutto sulla situazione critica che scaturisce dal prossimo 31 maggio, data nella quale termina il rapporto con la società Coop Culture.

Su questo argomento, il Presidente – Bottiglieri – riferisce anche un suo recente colloquio con il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, il quale, ha infatti confermato la correttezza espressa dall'orientamento del Cda di Scabec che da tempo ha avviato le procedure necessarie per l'indizione di un concorso pubblico, affidato attraverso la convenzione della Regione Campania, al Formez, per la copertura di quei posti di lavoro lasciati scoperti dall'uscita del personale dipendente dal socio privato.

Secondo il verbale, sarebbe stato De Luca a chiedere di sopperire alla mancanza di personale con i contratti a tempo determinato, almeno fino a giugno 2018:

Ma lo stesso Presidente De Luca, nel ribadire l'opportunità di procedere attraverso concorsi pubblici regolamentati nel massimo della trasparenza e della valorizzazione di competenze, preparazione ed esperienze, ha considerato inopportuno anticipare tali concorsi prima della scadenza del giugno 2018, data che restituirà alle Pubbliche Amministrazioni, la possibilità di assunzioni a tempo indeterminato.

Infatti, l'orientamento della Regione indicato alla Scabec è quello di risolvere provvisoriamente le esigenze con personale assunto a tempo determinato attraverso le procedure pubbliche delle long list aperte alle varie figure richieste dalle attività e dalle esigenze della Scabec, comunque impegnato da subito a rispondere ai vari affidamenti e alla indispensabile innovazione dei suoi servizi.

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Il piano approvato dal Cda

Ecco, quale fu nel 2017 la soluzione scelta.

Per operare velocemente in questa direzione – prosegue il verbale – il presidente ha anche incontrato l'avvocato Raimondelli, consulente del Ntf e il dottor De Santis, consulente della Fondazione Ravello. Con i due consulenti si è formulata la seguente proposta per tamponare le urgenze:

ripartire da quanti in Scabec hanno attualmente contratto CoCoCo, trasformando (probabilmente davanti ad un conciliatore) i contratti ancora in corso in regolari contratti di lavoro a tempo determinato fino al 31 dicembre 2017. Sarà altresì possibile utilizzare la recente selezione, attuata attraverso avviso pubblico, per l'individuazione di persone che con contratto a tempo determinato sono state scelte, con carattere di tipo fiduciario per lo staff del Presidente.

Si ritiene dunque di utilizzare per il solo mese di giugno, in attesa della definizione della pubblicazione della long list, la graduatoria e le valutazioni espresse in occasione di tali selezioni.

La dottoressa Armato afferma che la soluzione indicata dal Presidente De Luca ha buon senso a che tale cambiamento di scena deve avere un supporto spiegato all'esterno evitare che si possa sospettare che la società Scabec intende evitare i concorsi pubblici. Il Cda approva all'unanimità. Il Cda approva all'unanimità il percorso indicato dalla Regione e illustrato dal Presidente.

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