Trovato senza vita il corpo di Antimo Iannotta, le ricerche per ore sul monte Tifata

Si chiamava Antimo Iannotta, ed era residente a Sant'Angelo in Formis, frazione di Capua (Caserta), l'uomo trovato senza vita del monte Tifata nel tardo pomeriggio di ieri, 3 aprile. Il corpo del 76enne è stato recuperato dopo un lungo lavoro dei Vigili del Fuoco: era finito in un burrone, probabilmente aveva perso l'equilibrio mentre percorreva uno dei sentieri in cerca di asparagi.
I familiari ne avevano denunciato la scomparsa diverse ore prima, per tutta la giornata la cittadina del Casertano era rimasta col fiato sospeso sperando in un lieto fine che, però, non è arrivato. Il 76enne, originario di Santa Maria Capua Vetere, secondo le ricostruzioni era uscito di casa di mattina, da solo, diretto verso i boschi del monte Tifata. I familiari si sono allarmati qualche ora dopo, non vedendolo tornare e non riuscendo a rintracciarlo. Si erano rivolti quindi alle forze dell'ordine ed erano state avviate le ricerche.
L'automobile di Iannotta era stata rinvenuta nei pressi della montagna, regolarmente parcheggiata e chiusa; dell'uomo, però, nessuna traccia. L'area è stata battuta per circa quattro ore, per le ricerche i Vigili del Fuoco, oltre alla squadra ordinaria, sono intervenuti col personale Tas (esperti in topografia) per la gestione delle ricerche a terra e con un elicottero del Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano per il pattugliamento dall'alto. Alla fine il corpo è stato individuato in un burrone, in una zona impervia e non raggiungibile facilmente. All'arrivo dei soccorsi Iannotta era già morto, probabilmente deceduto sul colpo in seguito alla caduta. Il corpo è stato recuperato e restituito alla famiglia.