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Tredicenne massacrato dal branco, picchiato perché ha provato a fare da paciere tra due coetanei

A rendere noti ulteriori dettagli sull’episodio di violenza è stato il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
A cura di Valerio Papadia
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Emergono nuovi dettagli sull'episodio di violenza occorso a San Giorgio a Cremano, nella provincia di Napoli, dove un ragazzino di 13 anni è stato selvaggiamente picchiato da un gruppo di circa 20 coetanei, che lo hanno mandato in ospedale. A rendere noti nuovi particolari sulla vicenda è stato il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, che ha raccontato come la violenza sia scattata quando il 13enne ha provato a fare da paciere tra un suo amico e un altro coetaneo.

"Il giovane è stato aggredito da una banda di teppisti provenienti da Ponticelli. Ho sentito la famiglia del ragazzo per avere notizie sul suo stato di salute e mi hanno confermato che è ancora sotto shock ed ha riportato alcune contusioni sul corpo. La prognosi è di quindici giorni. La giovane vittima ha provato a fare da paciere tra un suo amico ed un altro ragazzo dopo una lite, ma poi ha subito un'aggressione da parte di un gruppo di codardi che hanno trovato nel branco la forza per assalire il nostro concittadino" ha detto il sindaco Zinno.

"È un episodio di violenza assurdo – ha detto ancora il primo cittadino – che condanniamo senza se e senza ma: certi fatti non dovrebbero più accadere ai giorni nostri. Dobbiamo lavorare ancora di più sull'inclusione e sulla cultura della non violenza: intanto continuerò a chiedere maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine. Ho sentito anche il Prefetto, che mi ha contattato per esprimere vicinanza alla famiglia e alla nostra comunità, assicurandomi che porterà il caso all'attenzione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza".

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