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Tony Colombo e la moglie Tina arrestati perché soci del boss di Lauro: il brand “Corleone” sponsorizzato dai vip

Il capoclan e il cantante avrebbero creato il marchio di abbigliamento; nelle foto dell’epoca scatti con personaggi del mondo della tv come Raffaella Fico e Lele Mora.
A cura di Nico Falco
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Vincenzo Di Lauro, figlio secondogenito del capoclan Paolo Di Lauro, aveva un evidente problema di immagine: voleva investire nell'economia legale, in vestiti ed energy drink, ma sapeva che con quel cognome non sarebbe stato facile. Ma l'ostacolo sarebbe stato aggirato grazie a Tony Colombo e Tina Rispoli, che avevano liquidità e una grossa notorietà. Parte da questo presupposto la ricostruzione degli inquirenti che, nell'ordinanza che Fanpage.it ha potuto visionare, illustrano i termini di questa "joint venture" che avrebbe visto da un lato F2 e le sue mire imprenditoriali e dall'altro il cantante neomelodico e sua moglie, vedova del boss Gaetano Marino.

Uno dei progetti che avrebbe visto coinvolti i tre sarebbe quello del marchio di abbigliamento "Corleone", nome che è un evidente richiamo alla mafia siciliana. Che, all'epoca, fu lanciato in grande stile: non soltanto manifesti e cartelloni in strada, ma vennero coinvolti anche numerosi personaggi famosi che, naturalmente all'oscuro dei retroscena, fecero praticamente da sponsor o si limitarono a partecipare ad eventi indossando quei capi di abbigliamento. Tra i nomi ci sono Lele Mora, Raffaella Fico, Guendalina Tavassi, ma anche il cantante Pino Mauro e gli attori Claudia Letizia e Alex Belli.

Il marchio di abbigliamento "Corleone"

Il marchio "Corleone" stato registrato nel 2017 da Antonino Colombo "Tony" tramite la sua società "Corleone Clothing" ma, ritengono i magistrati, Vincenzo Di Lauro era stato socio occulto di questa operazione, in quanto co-finanziatore delle spese di stampa dei capi di abbigliamento e di altre spese di gestione.

Gli episodi dell’inchiesta

Il boss risulta inoltre implicato nella distribuzione, che è avvenuta tramite il negozio "Different 360", inaugurato nel 2016, intestato a Luisa d'Avanzo (moglie di Paolo di Lauro e madre di Vincenzo di Lauro) e nel quale lavoravano diverse parenti del boss. Scrivono i magistrati nell'ordinanza:

Contestualmente, Di Lauro Vincenzo e Colombo Tony lavorano in sinergia per la creazione di un brand di abbigliamento dal marchio "Corleone" per il quale si intende sfruttare a livello pubblicitario l'immagine di cantante neo-melodico. Appare evidente dal quadro emerso dall'attività di intercettazione come Colombo Tony sia parte centrale nella creazione del marchio, di cui risulta depositario, e come Di Lauro Vincenzo sia partecipe a livello economico non solo per la distribuzione attraverso il negozio "Different 360" ma finanziando con assegni anche la stampa del marchio sui capi di abbigliamento per i quali condivide sempre le decisioni con Colombo Tony.

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La pubblicità al marchio Corleone coi vip

Oggi il sito a cui fanno riferimento gli inquirenti (corleoneclothing.it) non esiste più, ma in Rete è ancora possibile recuperare delle fotografie pubblicitarie dell'epoca con diversi vip. Il testimonial principale pare essere Tony Colombo ma negli scatti, risalenti almeno al 2017, i capi di abbigliamento su cui compare la scritta "Corleone" sono indossati anche da Lele Mora, Le Donatella, Guendalina Tavassi, Eugenio Colombo e Raffaella Fico, presumibilmente prestatisi proprio per la notorietà del cantante.

E la pubblicità non si era certo limitata a questo: erano stati affissi cartelloni e manifesti in vari punti di Napoli, acquistate inserzioni su quotidiani nazionali e diversi personaggi famosi avevano partecipato ad eventi indossando capi di abbigliamento del marchio. Nei post dell'epoca, chiaramente rimbalzati sui social per sfruttare la popolarità del vip per questioni di marketing, ci sono scatti che ritraggono l'attrice Claudia Letizia (che aveva indossato il brand in una puntata di TikiTaka e in una di Mattino Cinque) e l'attore Alex Belli, che con abiti "Corleone" aveva recitato nel film "Ciao Nina", progetto contro la violenza sulle donne. Una foto mostra anche il cantante Pino Mauro, che aveva indossato la shirt del marchio per la 74esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Tutti i personaggi famosi coinvolti sono naturalmente estranei a questa inchiesta.

Gli attori Claudia Letizia e Alex Belli e uno dei manifesti affissi a Napoli
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