Terremoto sul Vesuvio, scossa alle 2,20 di notte: epicentro nel Gran Cono a pochi metri di profondità

Scossa di terremoto nella notte sul Vesuvio. I sismografi dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno registrato alle ore 2,20 di questa notte, lunedì 17 novembre, un sisma di magnitudo 1.1 molto superficiale. L'epicentro è stato localizzato a pochi metri di profondità all'interno del Gran Cono del vulcano, tra Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio e Ottaviano e a 6 chilometri di distanza dalle città di Portici e Torre del Greco, in provincia di Napoli. Al momento non si segnalano danni a cose o persone. Si tratta della seconda scossa in pochi giorni sul Vesuvio. Un altro sisma di magnitudo 2.3 era avvenuto il 14 novembre scorso, alle ore 4,31, sempre nella stessa zona, ma con una maggiore profondità stimata di circa 2 chilometri ed è stato distintamente avvertito dalla popolazione dei comuni del vesuviano e nell'area est di Napoli.

L'Osservatorio Vesuviano ha spiegato che i terremoti che si registrano sul Vesuvio non sono assolutamente collegati ai Campi Flegrei. I due vulcani sarebbero, infatti, sistemi separati. A differenza del bradisismo della zona flegrea, caratterizzato al momento dal sollevamento del suolo – circa 3 cm al mese – il Vesuvio, invece, è soggetto al fenomeno opposto, della subsidenza. In pratica i terremoti si generano a causa dell'abbassamento del cratere. Il Vesuvio è un complesso vulcanico composto dal Monte Somma, la caldera più antica, e dal Vesuvio vero e proprio, con il caratteristico Gran Cono, nato all'interno della caldera, dopo l’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. Dal 1944, dopo l'ultima eruzione, il vulcano è entrato in fase di quiescenza. Ad oggi si registra attività fumarolica e bassa sismicità. I terremoti avvengono quasi tutti a circa 1-2 chilometri di profondità. Il suolo sul Vesuvio si abbassa di circa 6 millimetri all'anno.