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Campi Flegrei

Terremoti Campi Flegrei, sisma anche a Fuorigrotta sotto la Mostra d’Oltremare: “Raro, ma non anomalo”

Mauro Di Vito (Osservatorio Vesuviano) a Fanpage.it: “Scosse a Fuorigrotta rare, ma non anomale”. Sciame sismico in corso oggi giovedì 4 giugno “nella norma”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito (a sinistra). Il terremoto registrato a Fuorigrotta (a destra)
Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito (a sinistra). Il terremoto registrato a Fuorigrotta (a destra)
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Ai Campi Flegrei un terremoto registrato anche a Fuorigrotta, con epicentro sotto la Mostra d'Oltremare a 2,8 km di profondità. Si tratta di un'area che si trova all'esterno della mappa della zona di intervento azzurra del bradisismo dei Campi Flegrei, della Protezione Civile, che termina ai confini dello Zoo e dell'Edenlandia. Il sisma di Fuorigrotta, di magnitudo bassa (0.6) è stato registrato dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia domenica 1 giugno 2025, alle ore 3,54 di notte, come risulta dall'ultimo bollettino settimanale rilasciato dall'Osservatorio il 3 giugno, relativo al periodo 26 maggio-1 giugno 2025.

Di Vito (Osservatorio Vesuviano): "Scosse a Fuorigrotta rare, ma non anomale"

Fanpage.it ha chiesto a Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano, se il terremoto segnalato al di sotto della Mostra D’Oltremare sia anomalo. Per l'esperto non ci sono dubbi: "No, non è anomalo – spiega Di Vito – Sono più rari, ma avvengono". Insomma, nessun allarme particolare per i terremoti che avvengono anche al di là della zona di intervento azzurra. Oggi, intanto, giovedì 5 giugno, è in corso un nuovo sciame sismico ai Campi Flegrei, iniziato a partire dalle ore 6,39, con varie scosse di terremoto, ma maggiore delle quali di magnitudo 3.2 alle ore 6,48. Anche in questo caso Di Vito tranquillizza: "Per ora non ci risulta nessuna anomalia", spiega a Fanpage.it.

Dall'analisi dei parametri del vulcano dei Campi Flegrei, infatti, secondo l'ultimo bollettino dell'Ingv, "sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine".

La mappa della zona di intervento del bradisismo
La mappa della zona di intervento del bradisismo

Ai Campi Flegrei 49 terremoti nella settimana 26 maggio-1 giugno

Ai Campi Flegrei, intanto, come evidenzia il bollettino settimanale dell'Ingv, si sono registrati 49 terremoti con magnitudo maggiore di zero dal 26 maggio al 1 giugno 2025. Di questi, il maggiore il 28 maggio di magnitudo 1.9.

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Il suolo continua a sollevarsi

Continua, inoltre, il sollevamento del suolo, un altro dei segnali, assieme ai terremoti, che ai Campi Flegrei il bradisismo sta proseguendo. "Dagli inizi di aprile 2025 – si legge nel bollettino settimanale – continua a registrarsi sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 15±5 mm/mese". E, ancora: "I dati successivi allo sciame sismico del 15-19 febbraio 2025 hanno evidenziato un aumento della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 30±5 mm/mese (fascia verde in Figura 4.2) fino alla fine di marzo. Dagli inizi di aprile si continua a registrare sollevamento del suolo con valore medio mensile di circa 15±5 mm/mese (fascia gialla in Figura 4.2). Il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 28 cm da gennaio 2024".

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Per quanto riguarda le variazioni dei parametri geochimici, che monitorano le fumarole dei Campi Flegrei, infine, "non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli nell’ultima settimana ha mostrato un valore medio di ~96 °C2".

Viene confermato il "trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale ed aumento del flusso di fluidi emessi". Tuttavia, si evidenzia, "nell’ultima settimana i flussi di CO2 dal suolo della stazione FLXOV8 hanno mostrato una rapida diminuzione del valore misurato rispetto ai periodi precedenti (Fig. 5.1). Tale diminuzione è da ritenersi locale e potrà essere verificata con i dati dei prossimi giorni".

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