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Tavolini di bar e ristoranti e pubblicità, a Napoli a maggio arriva la tassa unica: tutte le tariffe

Il Comune di Napoli istituisce il Canone Patrimoniale: sostituirà il Cosap per l’occupazione di suolo di tavolini e sedie dei locali, e la tassa sulle affissioni pubblicitarie. Istituito anche il canone per i mercati. Grandi eventi, spettacoli e riprese cinematografiche restano gratis. Ecco cosa cambia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un'unica tassa per pagare l'occupazione di suolo pubblico con tavolini, sedie e ombrelloni di bar e ristoranti e le affissioni pubblicitarie. A Napoli arriva il Canone patrimoniale, che sostituirà da quest'anno il Cosap, cioè il Canone di occupazione di suolo pubblico, e l'imposta comunale sulla pubblicità. Il Comune di Napoli, infatti, con la delibera 155 del 23 aprile, che va in consiglio comunale domani, 29 aprile, ha deciso di recepire la legge 160 del 2019 prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2021 i Comuni istituiscano il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Con la stessa delibera viene istituito anche un secondo canone per la concessione dei mercati. Cambiano anche le tariffe: il principio viene ribaltato: ci sarà una tariffa standard di occupazione o di pubblicità fissata al massimo importo che poi sarà ridotta con una serie di detrazioni. Super-sconti per spettacoli e riprese cinematografiche. Critico il consigliere Diego Venanzoni (La Città): "La delibera arriva in consiglio senza essere mai stata discussa". Mentre Matteo Brambilla (M5S) sottolinea: "Non ascoltate le Municipalità e tanti ritardi".

A Napoli arriva il canone patrimoniale per i negozianti

La delibera 155 del 23 aprile prevede l'istituzione del Canone Patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, e del Canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibili destinati ai mercati, nonché i rispettivi regolamenti, che recano tariffe, esenzioni e deroghe. È previsto anche un regime transitorio.

Come funziona ora

A Napoli dal 2004 l'occupazione di suolo pubblico, in particolare con tavolini, sedie e ombrelloni di ristoranti e bar, si paga attraverso il Cosap, il Canone di Occupazione di Suolo Pubblico. Per i cartelloni pubblicitari, invece, dal 2001 c'è l'imposta comunale sulla pubblicità basata sulle tariffe aggiornate nel 2019, alla quale è stato aggiunto il Canone per la locazione dei luoghi pubblici necessari all'installazione degli impianti con le tariffe in base alle zone dove si trovano.

Cosa cambia

La legge 160 del 2019 prevede, invece, che a decorrere dal primo gennaio 2021 i Comuni istituiscano il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria in sostituzione della tassa di occupazione di suolo pubblico e della tassa sulle affissioni pubblicitarie. Siccome il bilancio di previsione 2021 del Comune di Napoli va approvato entro il 30 aprile, salvo proroghe, entro dopodomani vanno approvate anche le delibere propedeutiche su canoni e tariffe e regolamenti. L'Anci, l'associazione dei Comuni, aveva chiesto al Governo una proroga, ma non è arrivata.

Tavolini e ombrelloni, le novità

Per quanto riguarda l'occupazione di suolo pubblico, la nuova delibera prevede due tipi di concessioni: quelle permanenti di durata di un anno o più e quelle temporanee, di durata inferiore all'anno. Il nuovo Canone Patrimoniale sul suolo si calcola su una tariffa standard annua e giornaliera. La graduazione delle tariffe è effettuata in base alla durata, alla superficie di occupazione, espressa in metri quadrati, alla tipologia e alle finalità, alla zona occupata del territorio comunale. Per l'occupazione permanente in ogni caso l’ammontare del canone non può essere inferiore a 800 euro. Per le affissioni pubblicitarie, il nuovo Canone prevede una tariffa standard e poi coefficienti di riduzione in base alla dimensione dell'impianto, alle sue caratteristiche e alla zona dove si trova.

Super-sconti su manifestazioni e spettacoli

Sono previste però una serie di sconti e esenzioni. Non pagano nulla per esempio le pensiline dei mezzi pubblici, gli artisti di strada e gli addobbi natalizi. La giunta comunale e le Municipalità poi, attraverso delle delibere, possono concedere lo sconto del 50% all'occupazione temporanea per l'animazione del territorio (sono escluse fiere e sagre).

Sconto del 100% del canone patrimoniale anche per le manifestazioni di interesse pubblico “qualora l’iniziativa preveda la promozione della città e dei suoi siti, ovvero, qualora mediante tali occupazioni si concretizzi un presidio sociale di spazi pubblici altrimenti a rischio dal punto di vista dell'ordine pubblico e del degrado urbano”, purché a titolo gratuito.

Se si tratta invece di un evento commerciale, ma di interesse pubblico, ed è previsto un biglietto di ingresso a pagamento o una consumazione, lo sconto scende all'80%, che può essere esteso al 85% qualora l'occupazione sia inferiore ai 500 metri quadrati. Al Comune invece spetta una percentuale dell'incasso tra lo 0,5% e il 5% da corrispondere entro 20 giorni.

Gratis le riprese cinematografiche

Per le occupazioni temporanee relative ad installazioni ed a strutture necessarie all'effettuazione di riprese cinematografiche e di produzione audiovisive, qualora le stesse godano della dichiarazione di rilevante interesse culturale da parte del Mibac o siano comunque ritenute di notevole interesse per la promozione dell'immagine della Città di Napoli, la Giunta comunale può prevedere una riduzione del canone fino al 100%.

Critiche dalle opposizioni

Per il consigliere comunale e regionale Diego Venanzoni (La Città), “la delibera è stata calendarizzata all'ordine del giorno del consiglio di domani come ordine suppletivo solo stamattina. Senza averla discussa, noi non saremo presenti. Mentre il settore delle affissioni e pubblicità avrebbe bisogno di una rivisitazione complessiva, questa delibera guarda al canone unico che era un obiettivo a cui bisognava arrivare, ma sono presenti alcune liberalizzazioni che danneggeranno i piccoli operatori della pubblicità locale. Secondo, manca un aspetto decisivo perché da dicembre il Comune non potrà più gestire le affissioni e non si dice cosa avverrà da allora in poi”.

Mentre Matteo Brambilla (M5S) sottolinea: "Prima di tutto la legge che istituiva il canone di concessione è di fine 2019, e si diceva che dal 1 gennaio 2021 i comuni dovevano inserire questi canoni con regolamento da approvare: noi siamo arrivati ad aprile 2021 pochi giorni prima della scadenza della prima proroga concessa per il bilancio previsionale, ovvero 30 aprile 2021, entro il quale si devono votare delibere su regolamenti e tariffe da inserire a bilancio. Già mesi fa e anche a marzo nell'ultimo consiglio comunale dicemmo che mancava l'applicazione di questa norma, ma non ascoltano mai. Inaudito che non siano coinvolte le Municipalità, non avendo parere Segretario Comunale, il tutto giustificato sempre dall'urgenza, dalla fretta. Questa delibera è delicata, ed andrebbe approfondita con i tempi giusti, in quanto riguarda due regolamenti importanti come quello sulla ex Cosap (tassa occupazione) e sulla tassa affissioni pubblicitarie, che hanno ripercussioni sul bilancio".

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