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Stadio Maradona, De Laurentiis al Comune: “Voglio comprarlo, no alla concessione”

De Laurentiis ritorna sulla questione stadio Maradona: “Concessione? No, voglio comprarlo e portare il pubblico accanto ai giocatori come negli stadi veri”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Nuovo capitolo dell'ormai pluriennale saga che vede contrapposti il Comune di Napoli e la Società Sportiva Calcio Napoli per quanto riguardo lo Stadio Diego Armando Maradona (fu San Paolo) di piazzale Tecchio a Fuorigrotta. Dopo il botta e risposta a distanza tra Aurelio De Laurentiis, che prima del match contro il Real Madrid aveva parlato in diretta a Prime Video puntando il dito contro "il sindaco juventino di Napoli" e chiedendo pubblicamente la cessione dello stadio per trasformarlo in uno dei più belli d'Europa, paventando al contempo che "se i consiglieri comunali non vogliono bene al Napoli, me lo vado a costruire a Caserta o a Pompei", e l'amministrazione comunale, con prima il consigliere Nino Simeone che a Fanpage.it aveva spiegato che "nessuna offerta era stata fatta" e poi Manfredi che il giorno dopo aveva chiarito che lo stadio, patrimonio pubblico, non fosse in vendita ma che si potesse lavorare ad una concessione pluriennale, stavolta la palla è passata ancora una volta al patron del Calcio Napoli.

Intervenuto nel corso del premio "Campania Felix" di questa mattina, Aurelio De Laurentiis ha ribadito il proprio desiderio di acquistare l'impianto di Fuorigrotta, che il 6 dicembre compirà 64 anni dall'inaugurazione. "Una concessione dello Stadio Maradona per 90 anni? Io lo stadio voglio comprarlo, con l'impegno a investire quei milioni necessari per fare gli Sky box, per portare il pubblico accanto ai giocatori come negli stadi veri". Poi, un nuovo affondo al Comune di Napoli, spiegando che "sento dire che avrei presentato un progetto che però è stato rigettato. Ma non è vero", ha chiarito De Laurentiis, "io ho presentato un progetto che non è stato studiato. Quando loro (i consiglieri comunali, ndr) dicono che lo stadio deve essere a disposizione del popolo, allora io dico che andrebbe fatto l'azionariato popolare. Perché quando io devo tirare fuori poi 70 milioni per Osimhen, chi li tira fuori?".

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