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Serena in attesa del trapianto sostiene l’esame di maturità col massimo dei voti a Pomigliano

La bella storia di Serena, una giovane di Pomigliano d’Arco che, in attesa di un trapianto, ha voluto sostenere in presenza l’esame di maturità nel proprio liceo, ottenendo anche il massimo dei voti. Il padre: “Voleva prendersi la soddisfazione di confrontarsi, mettersi in gioco, avere paura e gioire proprio come tutti i suoi amici e compagni di classe, come una qualsiasi sana ragazza di 18 anni”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Grande gioia a Pomigliano d'Arco, nel Napoletano, per l'esame di maturità di Serena Piccolo, la giovane che è in attesa di un trapianto ma che ha contestualmente anche superato a pieni voti l'esame che segna il passaggio tra l'adolescenza e la maggiore età. L'annuncio del superamento dell'esame di maturità con il massimo dei voti lo ha dato il padre della giovane, Carmine, che con un lungo post su Facebook ha voluto celebrare questo particolare avvenimento, arrivato in un momento particolare per la ragazza.

"Parlare di sofferenza, deconcentrazione, rabbia, dolore, frustrazione, per una persona che si trova in ospedale, sembrerebbe banale e scontato, ma qui di scontato non c'è proprio niente, una cosa è parlarne ed una cosa è viverle sulla propria pelle", ha spiegato Carmine Piccolo, padre di Serena, sul proprio profilo Facebook, che racconta anche i momenti difficili della figlia alle prese con le cure per la propria malattia, per poi aggiungere: "Nonostante tutto, quando venivano gli insegnanti in stanza per le lezioni, lei non s'è mai tirata indietro, ha sempre cercato di portare a termine il lavoro. Sarebbe stato facile e comodo fare l'esame a Roma, come tra l'altro vivamente consigliato sia dai medici, sia dagli stessi insegnanti romani, ma lei niente", ha aggiunto ancora il padre, "fin da subito ha chiesto ed alla fine ottenuto, di fare il suo esame nel suo liceo, con i suoi professori e soprattutto di persona".

E nonostante la paura dei genitori, la giovane è riuscita nel suo intento: fare l'esame nel suo liceo, in presenza, e superarlo col massimo dei voti. "L'ho capito dopo un po' che per Serena prendere la licenza liceale aveva un valore che andava al di là del freddo e sterile numeretto che è il voto, ma significava prendersi la soddisfazione di confrontarsi, mettersi in gioco, avere paura e gioire proprio come tutti i suoi amici e compagni di classe, come una qualsiasi sana ragazza di 18 anni che festeggiasse un importante traguardo raggiunto con considerevoli sforzi e ripagato con il voto massimo", ha aggiunto ancora il padre Carmine. E ora per Serena, l'attesa del trapianto, con il desiderio e la speranza che anche questo sia superato con il massimo dei voti.

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