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Covid 19

Scuole in Campania, la Regione pronta a riaprire tutto

L’Assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini: “Dobbiamo tornare alle lezioni in presenza. Le scuole si sono attivate e sono pronte, nonostante le difficoltà”. Da lunedì riapriranno seconde e terze medie. Lezioni in classe anche per il 50-75% delle superiori, che dal 26 aprile potrebbero arrivare al 100%.
A cura di Pierluigi Frattasi
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(La Presse)
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“Dobbiamo tornare alle lezioni in presenza. Le scuole si sono attivate e sono pronte, nonostante le difficoltà”. Così l'assessore all'Istruzione della Regione Campania Lucia Fortini, sulle riaperture delle aule per le lezioni in presenza che potrebbero avvenire a partire da lunedì, non appena sarà pubblicata l'ordinanza con il passaggio della Campania dalla zona rossa a quella arancione, che prevede la riapertura delle scuole per le seconde e terze medie, nonché delle scuole superiori, con le lezioni in presenza per il 50-75% della platea scolastica. Lo scenario potrebbe poi cambiare ancora la settimana successiva, alla luce dell'atteso nuovo Decreto Draghi che dovrebbe riaprire al 100% le scuole superiori nelle zone gialle e arancioni a partire dal 26 aprile (lasciando la DaD solo per le zone rosse).

Fortini: “Presto le regole anti-varianti in aula”

L'assessore regionale Fortini poi annuncia una nota all'Unità di Crisi per chiarire i dubbi sollevati da molti presidi che chiedono delle “linee guida per sapere esattamente come comportarsi in presenza delle varianti”. Diverse varianti Covid, infatti, richiedono un distanziamento maggiore o particolari precauzioni. “In generale, però – sottolinea Fortini – c'è anche il fattore vaccini che tranquillizza: è stata fatta solo la prima dose, ma c'è una maggiore tranquillità”.

“Contagi a scuola, nessun allarme focolai”

“Le difficoltà ci sono – aggiunge l'esponente della giunta De Luca – ma in queste settimane non c'è stato un vero allarme focolai. C'è soprattutto la voglia di tornare a scuola anche degli studenti più grandi che probabilmente da lunedì potranno tornare in classe, se arriva il decreto del ministero. Ho un costante contatto con i dirigenti scolastici, che mi parlano delle difficoltà per alcuni casi Covid nelle strutture scolastiche, ma soprattutto per mantenere sempre il giusto distanziamento nella lotta contro le varianti. Il problema maggiore sono infatti quelle varianti che portano a considerare contatti stretti la distanza di metri, anche con la mascherina. Ma ormai è evidente che dobbiamo tornare in presenza, le scuole nonostante le difficoltà si sono attivate e sono pronte”.

Da lunedì ripartono le lezioni in aula

"Da lunedì – spiega Fortini – dovrebbero tornare in presenza quindi anche la seconda e la terza classe della secondaria di primo grado e il 50% di tutta la secondaria di secondo grado. Ovviamente aspettiamo il decreto ma ritengo questo lo scenario, si torna per tutti, dai licei agli istituti tecnici e professionali. C'è ancora un po' di ritrosia da parte delle famiglie ma anche tanta fiducia e bisogno di riprendere un'attività normale. Anche chi era a favore della didattica a distanza ora non ne può più. Non è voglia, ma necessità di tornare alla normalità”.

“Molti dirigenti scolastici e insegnanti – conclude – mi dicono che i bimbi sono tornati in classe un po' spaesati, titubanti. Tornare nella socialità dopo essere stato per settimane a casa ha creato in molti un problema di nuovo ambientamento, sembravano stralunati. Ma dopo poco si sono riabituati e hanno reagito bene. Lo avevano preconizzato anche gli psicologi che i bimbi hanno una capacità di resilienza straordinaria, si sono dovuti riabituare ma ora stanno reagendo bene. I ragazzi delle superiori non sono contenti di tornare in presenza, li aspettano le ultime interrogazioni e molti di loro e si erano abituati alla Dad, in alcuni c'è preoccupazione ma si troverà un equilibrio. I più grandi si avvicinano alla maturità e faranno un mese e mezzo di scuola che permetterà loro di vivere l'avvicinamento con i compagni, l'ansia dell'esame così si stempera, non ci arriveranno stralunati come lo scorso anno a fare l'esame in presenza dopo mesi di Dad”.

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