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Sant’Agata de’ Goti, recuperate 122 bare dal torrente dopo il crollo del cimitero

Sale a 122 il numero dei feretri recuperati dal vallone e dal torrente a Sant’Agata de’ Goti dopo che il maltempo aveva fatto crollare un’ala del cimitero.
A cura di Nico Falco
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Proseguono, a Sant'Agate de' Goti, in provincia di Benevento, le operazioni di recupero dei feretri che erano caduti in un torrente nella notte dello scorso 19 gennaio a seguito del crollo di parte del cimitero, causato dal maltempo che in quei giorni aveva duramente colpito l'area. Ieri sono state recuperate altre 6 bare, complessivamente i recuperi effettuati sono 122; restano ancora pochi feretri da estrarre.

Le piogge avevano fatto franare un'ala del cimitero, il blocco di loculi denominato "Longo 1"; nel vallone sottostante erano finiti feretri e cassette ossario. Il 25 gennaio erano stati portati in loco i mezzi di movimento terra, per consentire il recupero dei feretri che erano rimasti intrappolati nel blocco franato; ieri sono stati conclusi gli interventi per creare una pista di stazionamento dove posizionare una gru. Le ulteriori operazioni di recupero sono state per il momento sospese, su indicazione dei Vigili del fuoco, in attesa che vengano ultimati i lavori di messa in sicurezza dell'area di cantiere.

Dopo l'incidente il sindaco di Sant'Agata de' Goti, Salvatore Riccio, aveva diramato un comunicato stampa per scusarsi con le famiglie dei defunti coinvolti, comprensibilmente scosse per quanto accaduto, e per comunicare che erano stati già predisposti gli interventi di recupero. "Chiedo scusa. Questa amministrazione, tutta, chiede scusa – aveva scritto il primo cittadino – è l'unica cosa da fare in questo momento. Siamo addolorati per questa sciagura e vicini ai familiari dei defunti collocati nel blocco crollato. Faremo tutto quello che possiamo per riportare in sicurezza bare ed urne".

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