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San Giovanni e Barra, la guerra delle baby gang di camorra armati fino ai denti

Tre minorenni sono stati arrestati questa mattina a Napoli: le indagini della Polizia di Stato hanno rivelato l’appartenenza degli arrestati a due baby gang contrapposte, nei quartiere San Giovanni e Barra, periferia Est di Napoli, che si facevano la guerra a suon di risse e intimidazioni con armi da fuoco.
A cura di Valerio Papadia
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Tre minorenni sono stati arrestati all'alba di questa mattina dalla Squadra Mobile di Napoli, su richiesta della Procura presso il Tribunale dei Minori partenopeo, con le accuse di tentato omicidio e porto d'arma in luogo pubblico aggravati dal metodo mafioso: si tratta di due 17enne e di un 16enne. Le indagini della Polizia di Stato hanno permesso di accertare l'appartenenza dei tre minori arrestati a due baby gang contrapposte e afferenti a San Giovanni a Teduccio e Barra, quartieri della periferia Est di Napoli da sempre in lotta tra di loro, soprattutto per quanto riguarda il controllo delle attività illecite (una forte rivalità tra i due quartieri, ad esempio, c'è anche per quanto riguarda la Festa dei Gigli di Barra). Nello specifico, gli inquirenti hanno accertato che, il 5 ottobre del 2019, tra le due baby gang contrapposte è scoppiata una violenta rissa all'esterno di un locale di via Manzoni a San Giorgio a Cremano, nella provincia di Napoli: nella rissa, come hanno riferito gli inquirenti, ad avere la meglio fu la baby gang di San Giovanni.

Per vendicarsi dell'onta subita, successivamente, il gruppo di Barra, a bordo di due scooter, fece ritorno sul luogo della rissa, esplodendo in direzione dei rivali diversi colpi d'arma da fuoco. Le indagini della Squadra Mobile e della Procura per i Minori hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza ai danni di tre appartenenti a quest'ultimo gruppo, che sono stati arrestati, come detto, questa mattina. A loro è stata contestata anche l'aggravante del metodo mafioso "vista la peculiarità della condotta attuata con una plateale intimidazione, sconfinando in un territorio che non è il proprio allo scopo di affermare la propria supremazia sul gruppo rivale".

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