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Salerno, morto anche il 38enne rimasto ferito in una sparatoria per questioni di droga

Morto anche il secondo uomo coinvolto nella sparatoria dello scorso 2 ottobre a Mercato San Severino: il 38enne si è spento dopo venti giorni di ricovero in ospedale. Nella vicenda, avvenuta per una lite per questione di droga, era già rimasto ucciso un 54enne, mentre il responsabile, un 35enne del posto, era stato catturato poche ore dopo ed aveva confessato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Morto anche il 38enne che era rimasto ferito nella sparatoria per questioni di droga avvenuta nella frazione Corticelle di Mercato San Severino, nel Salernitano, lo scorso 2 ottobre. In quell'occasione era già rimasto ucciso un 54enne, che fu raggiunto dai proiettili, mentre il responsabile fu arrestato poco dopo e ammise le proprie responsabilità: si trattava di un 35enne di Baronissi, con piccoli precedenti penali, alla pari delle due vittime, entrambe pregiudicate.

Il 38enne era rimasto ferito nella sparatoria, e fu portato all'ospedale San Giovanni Di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno dove, dopo venti giorni di ricovero, è spirato nella serata di oggi. La salma è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Nocera Inferiore, che ne disporrà l'autopsia nelle prossime ore. La vicenda avvenne durante una lite tra i tre nella frazione Corticelle di Mercato San Severino, per questioni di droga: il 35enne si sarebbe allontanato per poi tornare poco dopo ed aprire il fuoco contro i due, esplodendo sei colpi di pistola calibro .357 Magnum contro gli altri due. Il 54enne, colpito all'arteria femorale, morì praticamente sul colpo mentre il 38enne rimase gravemente ferito, ma ancora in grado di tentare disperatamente la fuga saltando in macchina ma finendo contro un palo della luce dopo che, a causa dell'eccessiva perdita di sangue, aveva perso conoscenza. Soccorso e portato in ospedale, era in gravissimi condizioni e dopo 20 giorni tra la vita e la morte si è spento nella serata di oggi. Il 35enne responsabile era stato arrestato poco dopo la vicenda e aveva ammesso agli inquirenti le proprie responsabilità nell'accaduto.

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