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Rogo al Maschio Angioino, niente custode notturno. L’impianto anti-incendio mai attivato

Il custode notturno al Maschio Angioino non c’è più, dopo l’ultimo pensionamento. I pompieri costretti a forzare un cancello per entrare. Mai attivato il sistema anti-incendio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il custode notturno al Maschio Angioino non c'è più, dopo l'ultimo pensionamento. La sua casa, che si trova all'interno del castello, è vuota. Quando è scoppiato l'incendio nella torre che si trova sul lato della Sala Loggia, dove si celebrano i matrimoni, questa notte, i vigili del fuoco sono stati costretti ad entrare dall'esterno, aprendo un cancello che era chiuso, perché al momento il custode era irreperibile. Sul posto, a quanto apprende Fanpage.it, è intervenuta la squadra 18/ B del distaccamento Centro Storico.

I pompieri sono riusciti a domare le fiamme nel giro di due ore. Diversi incartamenti che erano custoditi nel deposito sono andati distrutti, ma, secondo il Comune di Napoli, non si tratterebbe di documenti importanti. Per Palazzo San Giacomo il rogo avrebbe una origine dolosa. Critico Agostino Anselmi (Cisl Fp): "Il sistema anti-incendio non è scattato, manca un custode notturno e le telecamere di sicurezza non hanno funzionato".

Il sistema anti-incendio mai collaudato

L’impianto antincendio del Maschio Angioino, a quanto apprende Fanpage.it, esiste ma non sarebbe mai stato collaudato e non sarebbe mai andato in funzione. Per quanto riguarda le telecamere, invece, queste sarebbero presenti all'ingresso del Castel Nuovo, ma non sarebbero attive. Mentre la fortezza sarebbe sprovvista di video-sorveglianza sul perimetro esterno. Insomma, una situazione non proprio tranquilla.

L'incendio scoppiato stanotte sarebbe partito da uno sgabuzzino, che si trova al di sotto della Sala Loggia, dove normalmente si svolgono i matrimoni. Nello sgabuzzino, utilizzato come deposito di documenti, peraltro, non sarebbe presente l'impianto elettrico. Il portone principale del castello di notte, inoltre, è chiuso. L'unico modo per accedere allo sgabuzzino sarebbe attraverso un camminamento esterno, dove ad un certo punto ci sarebbe una porticina. Per fortuna, i documenti bruciati sembra non fossero di particolare importanza. Le fiamme non hanno toccato le altre sale del castello, dove pure si trovano quadri e opere d'arte di grande valore. Né l'archivio di Eduardo De Filippo, che si trova in un'altra torre.

Anselmi (Cisl Fp): "Al Maschio Angioino situazione inaccettabile"

Per Agostino Anselmi, della Cisl Fp,

nel Maschio Angioino ci sono troppe cose che vanno approfondite. Manca il custode notturno. Il Comune, purtroppo, a causa della carenza di personale non lo ha ancora sostituto. L'impianto anti-incendio non è stato mai collaudato e non è mai entrato in funzione. Di telecamere ce ne sono solo due all'ingresso, che sembra non fossero funzionanti, ma non c'è un sistema di videosorveglianza perimetrale. Si tratta di problematiche che la dirigenza ha più volte sollecitato all'amministrazione, ma che non sono state ancora risolte.

E conclude:

L'incendio di stanotte per fortuna ha procurato sembra danni irrisori. Una parte dei documenti danneggiati era già destinata al macero. Ma se avesse colpito invece le sale con l'archivio di Eduardo o quelle con i tesori di arte, che sarebbe successo? La situazione è grave perché investe la sicurezza di questo edificio anche dal punto di vista dell'impiantistica. Invitiamo l'amministrazione ad intervenire al più presto per mettere a norma e rendere attivi tutti gli impianti. Cogliamo l'occasione anche per lanciare un altro invito a colmare oltre alla casella del custode anche quella dell'interprete comunale per i turisti, che al momento manca ancora.

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