Ragazza ha un attacco di claustrofobia in funicolare, la macchinista l’aiuta: “Gesto meraviglioso”

Una giovane passeggera ha un attacco di claustrofobia in funicolare centrale a Napoli, ma la macchinista l'aiuta e la conforta e la invita a sedersi nel vagone accanto al posto di guida, per esserle vicina in caso di bisogno. La viaggiatrice napoletana ne rimane molto colpita. Il suo messaggio di ringraziamento, poi, lasciato su Facebook, è commosso: “Questo suo gesto – scrive – mi ha fatto sentire la sua vicinanza al di là di quella porta che ci separava e mi ha rasserenata. Volevo ringraziarla pubblicamente per l'empatia. Il mondo è ancora un bel posto grazie a questi piccoli gesti che facciamo nei confronti degli altri”.
A stretto giro arriva anche la risposta della macchinista: “Ho appreso del messaggio la sera da una collega, mi ha emozionato, non perché si parla di me, bensì perché una donna, grazie ad una mia banale, semplice, spontanea azione, si era sentita compresa, protetta, meno sola…”.
Anm: "Il nostro personale è speciale"
La storia è stata poi raccontata dall'Anm, l'azienda napoletana della mobilità, sulla sua pagina Facebook:
“Spesso – scrive la società della mobilità del Comune di Napoli – ci arrivano messaggi di ringraziamenti per il personale che ogni giorno lavora in front- line per la loro sensibilità e professionalità. Il personale di Anm è una garanzia. Unisce competenza, esperienza, preparazione alla napoletanità che ci rende unici e speciali nel sapere accogliere le persona quando sono spaesate e nel lanciare il cuore oltre l'ostacolo nelle difficoltà. Orgogliosi del nostro front line”.
Il racconto della viaggiatrice
Ma cosa racconta la viaggiatrice nel suo messaggio di ringraziamento?
"Oggi pomeriggio la funicolare delle 19:50 in partenza da Piazza Fuga è partita con qualche minuto di ritardo per un problema tecnico; io, che di recente ho iniziato a soffrire di claustrofobia, nel vedere quelle porte chiudersi senza che il treno accennasse a muoversi, ho iniziato a sudare ancor di più e sentire di non poter respirare”.
E prosegue:
“Così, non appena le porte si sono riaperte, sono sgusciata fuori. Ho atteso la corsa successiva e ho chiesto alla macchinista Anm se fosse tutto risolto, facendole presente che soffrivo un po' al chiuso. Così, mi sono fatta coraggio, sono rientrata e mi sono seduta in un vagone centrale; lei mi è venuta a cercare e mi ha detto "Signorina, venga con me", mi ha invitato a sedermi nel vagone adiacente la cabina, in modo che se avessi avuto qualche problema avrei potuto bussare alla sua porta.
Quindi, conclude:
“Questo suo gesto mi ha fatto sentire la sua vicinanza al di là di quella porta che ci separava e mi ha rasserenata. Volevo ringraziarla pubblicamente per l'empatia. Il mondo è ancora un bel posto grazie a questi piccoli gesti che facciamo nei confronti degli altri”.
La risposta della macchinista: “Mi ha emozionato”
Sotto il post della viaggiatrice è poi apparsa in un commento anche la risposta della operatrice della Funicolare:
“Stasera, mentre rientravo a casa dopo la mia giornata di lavoro, una mia amica (e collega) mi invia lo screenshot di un post di fb ed io, mentre lo leggo, capisco che si riferisce a me e mentre lo continuo a scorrere, mi emoziono…ma mi emoziono non perché si parla di me, bensì perché una donna, grazie ad una mia banale, semplice, spontanea azione, si era sentita compresa, protetta, meno sola…
E, ancora:
Sono molto contenta di esserti stata utile e approfitto per dire a chiunque si trovi in un momento di fragilità o di bisogno, di non esitare a chiedere aiuto: se siete in un treno, in un bus ecc, rivolgetevi sempre al personale in servizio, non potremmo risolvere qualunque problema ma, sicuramente, lo potremmo condividere, ed in due si affronta meglio qualunque disagio. Stasera vado a dormire col cuore più pieno di amore, grazie.
PS Se dovessi trovarti a passare in funicolare prossimamente, chiedi di me, se ci sarò mi farà piacere salutarti.