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Peppe Di Napoli, dopo la bomba il ristorante a Pianura è pieno di gente: “Tutti qui per solidarietà”

Poche ore dopo l’ordigno che ha devastato serranda e arredi, la pescheria di Peppe di Napoli a Pianura strapiena di gente: “Sono qui per solidarizzare con me”.
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Peppe Di Napoli non si arrende: a poche ore dalla bomba che ha devastato la sua pescheria-ristorante a Pianura, periferia Ovest di Napoli, l'attività è stata riaperta senza perdere nemmeno un giorno di lavoro. Un segnale chiaro del voler continuare la propria attività in zona, nonostante la brutta vicenda accaduta nella notte di di sabato 16 luglio, una bomba incendiaria che ha danneggiato arredi, infissi e serranda.

Ieri la risto-pescheria di via Vicinale San Donato a Pianura era strapiena, come dimostrano una serie di video pubblicati dal popolare commerciante, diventato un creator di successo del food sui social network, pubblicizzando quotidianamente il proprio banco-pesce con colorati epiteti e storielle divertenti. Uno degli ospiti del ristorante conferma di essere andato lì dopo aver saputo della bomba: «Sono qui per solidarietà verso Peppe e tutti i lavoratori e poi per dimostrare che a Napoli non c'è solo gentaglia ma anche persone perbene come tutti quelli che sono in sala…».

Il ristoratore ha poi "intervistato" i suoi ospiti, provenienti da molte zone della Campania: da Mondragone (Caserta) a Bellizzi (Salerno) fino alla vicina Torre del Greco. «Voglio fare questo video – spiega – per dire a tutti di non avvilirsi e di non arrendersi. Se siete lavoratori non dovete avere paura di niente. Se il vostro lavoro vi piace non faticherete un solo giorno in vita vostra…a cascata!».

La bomba alla pescheria Di Napoli / Foto Fanpage.it
La bomba alla pescheria Di Napoli / Foto Fanpage.it

Intanto proseguono le indagini, affidate alla Polizia di Stato. L'arrivo dei malviventi, la posa dell'ordigno, la fuga degli attentatori e la fase successiva dell'esplosione sono state chiaramente riprese dalle telecamere di videosorveglianza e dal lì gli inquirenti sono partiti per tentare di identificare chi ha collocato l'ordigno, anche cercando di capire se lo scooter è stato immortalato da altre telecamere in zona o se ci sono testimoni, nonostante l'ora tarda.  Il fatto è avvenuto poco dopo le 3 del mattino di sabato 16 luglio; causando danni al registratore di cassa, ai monitor collocati all'esterno, all'insegna e alla saracinesca.  L'imprenditore ha prontamente denunciato l'accaduto, sottolineando di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive: «Continuerò a lavorare perché non ho paura di niente».

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