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Palazzo Reale di Napoli, Tiziana D’Angelo nuova direttrice delegata: “Riapriremo le scuderie borboniche”

Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, delegata alla direzione di Palazzo Reale e Villa Pignatelli a Napoli: “In autunno mostra su Totò e Campania Libri Festival”
Intervista a Tiziana D'Angelo
delegata alla direzione del Palazzo Reale di Napoli e di Villa Pignatelli
A cura di Pierluigi Frattasi
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Tiziana D’Angelo
Tiziana D’Angelo

"Vogliamo riaprire la Galleria delle Scuderie Borboniche del Palazzo Reale di Napoli, uno spazio bellissimo, chiuso anni fa per infiltrazioni. Vogliamo restituirlo alla fruizione per il pubblico". Ha le idee chiare Tiziana D'Angelo, archeologa e direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, fresca di delega anche alla direzione del Museo della Reggia Borbonica partenopea, che a Fanpage.it anticipa i progetti in arrivo per il sito di piazza del Plebiscito. Si tratta di un incarico temporaneo, affidato dal Direttore Generale Musei, il professor Massimo Osanna, nell'attesa del bando internazionale per nominare il nuovo direttore di Palazzo Reale.

La delega per il Palazzo Reale di Napoli e Villa Pignatelli, che ospita il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e il Museo delle Carrozze, è arrivata 48 ore fa ed è stata accolta da D'Angelo "con estremo orgoglio ed entusiasmo". Il decreto è stato firmato, infatti, mercoledì 30 luglio da Osanna, che formalmente resta direttore del complesso monumentale di piazza del Plebiscito, carica che detiene dal novembre 2024.

D'Angelo subentra a Paola Ricciardi, recentemente nominata Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli, e continuerà nel frattempo a guidare anche il sito archeologico del Salernitano.

La neo-direttrice si occuperà della gestione ordinaria delle attività amministrativa e contabile del Palazzo Reale e del  coordinamento delle funzioni delegate al fine di garantire il buon andamento dell’azione amministrativa e del servizio pubblico essenziale di buona gestione del Palazzo Reale di Napoli, tenuto conto dell’urgenza degli atti da compiere per garantire la continuità dell’attività amministrativa e contabile e l’assolvimento delle obbligazioni giuridiche assunte verso terzi.

Direttrice, quali sono i progetti in campo per Palazzo Reale?

Abbiamo in itinere una ricca offerta culturale per l'estate, mentre in cantiere ci sono già le programmazioni che porteranno in autunno importanti eventi culturali. Avremo un ottobre molto vivace, con la mostra su Totò e il Campania Libri Festival. Per l'inizio del 2026, invece, stiamo lavorando ad un progetto per valorizzazione degli orologi storici di Palazzo Reale. La priorità adesso è dare continuità al lavoro già in corso. L'architetto Ricciardi, anche lei delegata dal direttore Osanna, ha portato avanti negli ultimi 8 mesi un lavoro importante. Si tratta di un anno particolarmente intenso per Napoli, con le celebrazioni per i 2500 anni della città, che ha offerto e continuerà a presentare occasioni per valorizzare e promuovere le straordinarie collezioni di questo istituto.

Negli ultimi anni Palazzo Reale ha aperto nuovi spazi, dal museo Caruso al museo della Fabbrica con la nuova biglietteria, ha reso visitabili i depositi e i sottotetti attraverso i quali si accede al torrino del Belvedere restaurato. Sono ipotizzabili altre aperture?

Tra i progetti che mi stanno particolarmente a cuore, c'è quello di riaprire la Galleria delle Scuderie Borboniche che si trovano alla fine dei giardini verso il castello Maschio Angioino. Uno spazio allestito alcuni anni fa, poi chiuso per alcuni problemi di infiltrazioni. Mi sono confrontata con il direttore Osanna sulla possibilità di recuperarlo e restituirlo alla fruizione dei visitatori. Vedremo in che misura sarà possibile. C'è un allestimento multimediale che proveremo ad includere nuovamente nel percorso di visita. Ci sono difficoltà strutturali, ma anche se si dovesse rinunciare a qualche componente multimediale, sono spazi bellissimi per i quali vale la pena lavorare.

L'idea, ad ogni modo, è quella di ampliare i percorsi di fruizione e migliorarli, con nuovi servizi di manutenzione dei giardini storici, con dei lavori che si stanno portando avanti anche a Villa Pignatelli, acquisita recentemente, perché prima era gestita dalla Direzione regionale Musei. Il rapporto stretto che Palazzo Reale ha con la comunità di Napoli viene curato sempre in tutti i progetti.

Il giardino romantico di Palazzo Reale al momento è chiuso per lavori. Quando riaprirà?

Al momento sono in corso attività manutentive. È in corso un restauro botanico e tecnico. Ad ottobre si procederà alla semina e quindi all'apertura completa ad ottobre.

È possibile immaginare uno scambio culturale tra Paestum e Palazzo Reale?

Vediamo se e in che modo si può riuscire a legare il patrimonio di Paestum e Velia, da una parte, e quello di Palazzo Reale, dall'altra. Paestum, del resto, era una grande destinazione del Grand Tour e quindi è molto legata alla corte borbonica di Napoli.

Tiziana D’Angelo
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