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Emergenza barelle negli ospedali a Napoli, vertice in Prefettura. Al Cardarelli situazione in lieve miglioramento

La Cgil Fp: “Sui Pronto Soccorso disposizioni regionali mai applicate su disponibilità di posti letto in altre strutture e presa in carico dei pazienti oncologici”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Barelle al Ps del Cardarelli (foto del 6 maggio 2022)
Barelle al Ps del Cardarelli (foto del 6 maggio 2022)

“Per risolvere il caos nei Pronto Soccorso degli ospedali di Napoli servono interventi strutturali, non basta spostare i pazienti provvisoriamente da un ospedale all’altro. Altrimenti tra pochi giorni tornerà tutto come prima”. Ne è convinto Pino Visone, della Fp Cgil, tra i primi a sollevare il problema del ritorno delle barelle nel Pronto Soccorso e nell’area Obi (Osservazione di breve intensità) nel Cardarelli di Napoli.

Fp Cgil: "Subito un incontro con il Prefetto"

Da venerdì, la Regione Campania, per alleggerire la pressione sul Cardarelli ha disposto la chiusura della palazzina H per i pazienti Covid, con il trasferimento al Monaldi e al Policlinico. Ma il Pronto Soccorso continua ad essere affollato e oggi nell’Obi del Cardarelli c’erano circa 80 pazienti, un numero significativo anche se inferiore ai 170-200 giornalieri della scorsa settimana. I sindacati dei medici, intanto, chiedono sulla vicenda l’intervento del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e del governatore Vincenzo De Luca: “Siamo in attesa, come da nostra richiesta, di una convocazione – spiega Giosuè Di Maro, Segretario Sanità e Regionale FP CGIL – ma se non dovesse arrivare, come affermato nel corso della Conferenza Stampa, nei prossimi giorni decideremo quali ulteriori iniziative mettere in campo".

Per Pino Visone “il problema che affronta oggi la sanità in Campania arriva da lontano, in parte attribuibile a disposizioni regionali mai applicate in merito a disponibilità di posti letto in altre strutture e presa in carico dei pazienti oncologici nelle strutture di riferimento, ma anche ad una gestione interna dei reparti e del Ps non all’altezza”. Già in un documento del 21 ottobre 2021, firmato da tutti i sindacati medici, si segnalava “la gravissima crisi dell’emergenza urgenza che riconosce molteplici fattori locali e nazionali sta vivendo”.

Cisl Fp: “A rischio i fondi del PNRR per medicina di base”

Sullo sfondo, il rischio ventilato dalla Cisl Campania della possibilità che la Regione possa perdere i fondi del PNRR destinati al potenziamento della medicina territoriale. “Il governatore De Luca – afferma Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania – si sta assumendo una responsabilità troppo grave nell'essersi opposto al decreto ministeriale 71 che stabilisce gli standard per l'assistenza territoriale. È un rischio fortissimo per la Campania perdere le risorse del Pnrr destinate alla Medicina territoriale”.

In una nota il sindacato confederale spiega la sua posizione rispetto all'emergenza barelle negli ospedali napoletani:

 C'è la necessità di pensare ad un piano assunzionale che sia funzionale all'attuale gestione del sistema e anche a quello futuro. Le risorse per abbattere le liste in attesa la Regione le ha già ricevute, occorre solo prendere atto che la riforma del titolo V della Costituzione ha conferito la Sanità come responsabilità in capo alle Regioni e di conseguenza non si può bypassare l'opportunità di utilizzare le risorse del Pnrr, che c'è una scadenza, quella del 30 giugno e che il governo giustamente va avanti.

Ci auguriamo che almeno in questa circostanza ci sia la sensibilità nel convocare un confronto tra Regione e parti sociali per ragionare sull'abbattimento delle liste di attesa, discutere del piano assunzionale, le risorse che sono in capo alla Regione da utilizzare per assumere personale per le future aperture delle case ed ospedali di comunità.

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