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Cardarelli, chiude il reparto Covid: pazienti trasferiti a Monaldi e Policlinico: ecco il piano anti-barelle

I pazienti della Palazzina H del Cardarelli trasferiti all’ospedale Monaldi o al Secondo Policlinico. La Fp-Cgil: “Una soluzione semplice, perché non è stato fatto prima?”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Pronto il piano anti-barelle al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli di Napoli: chiusura dei due reparti Covid della palazzina H e trasferimento dei pazienti all'Ospedale dei Colli e al Secondo Policlinico Federico II, in modo da utilizzare i posti resisi disponibili per il ricovero dei pazienti attualmente ancora in PS/OBI. Prende forma il piano della direzione del grande ospedale partenopeo per fronteggiare l'aumento enorme degli accessi al PS registrato negli ultimi giorni, con una media di 180 pazienti al giorno, che ha costretto a mettere i pazienti in barella. A delineare il quadro è il sindacato Fp Cgil Napoli, che ha anticipato le mosse previste per le prossime ore.

Cardarelli, Fp Cgil Napoli: “Finalmente qualcuno interviene”

Da giorni il Cardarelli vive una situazione ai limiti del sopportabile, come confermato anche dal governatore Vincenzo De Luca nella diretta web del venerdì. L'ospedale partenopeo è costretto a fronteggiare un enorme numero di accessi nel Pronto Soccorso. Ieri, è scattato un blitz dei Nas dei carabinieri che hanno condotto ispezioni anche al Policlinico Federico II.

Spiega la Cgil Funzione Pubblica in una nota:

Su indicazioni regionali  si sta intervenendo al Cardarelli per provare a dare una prima risposta al sovraffollamento dell’area critica di emergenza sanitaria, comprendente Pronto Soccorso, Triage e Osservazione Breve Intensiva, dove da giorni persistono un numero eccessivo di barelle con pazienti in attesa ricovero.

Sembra che le prime indicazioni riguardino la chiusura dei due reparti Covid, allocati nella palazzina H, con il trasferimento dei pazienti alla Azienda Ospedaliera dei Colli e alla Azidenda Ospedaliera Universitaria Federico II, in questo modo i posti resisi disponibili verranno utilizzati per il ricovero dei pazienti attualmente ancora in Pronto Soccorso/Osservazione Breve Intensiva (Obi).

"Una soluzione semplice, perché non si è fatto prima?"

"Questa soluzione – secondo la Fp Cgil Napoli – va nella direzione di dare dignità ai pazienti e ai lavoratori garantendo loro migliori condizioni assistenziali e di lavoro. A questo punto però una domanda sorge spontanea: se la soluzione per dare risposte immediate al disagio dei pazienti e dei lavoratori era così semplice, perché si è dovuto attendere che il caso scoppiasse la notte del 29 aprile con 172 barelle in area critica di emergenza?".

La soluzione adottata arriva dopo un presidio davanti al pronto soccorso e dopo una conferenza stampa e dopo la vasta eco mediatica della problematica sulle maggiori organi di informazione nazionali con la lettera di dimissioni presentata da 25 medici. Possibile che non si individuino le responsabilità di questa inaccettabile situazione organizzativa che lede la dignità dei cittadini in un momento di fragilità e la dignità degli operatori sanitari?.

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