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Ordigno bellico ad Avellino, effettuato il disinnesco. Duemila residenti evacuati dalle 6 alle 15

Va completandosi l’operazione di disinnesco, cominciata alle 6.30 del mattino ad Avellino con l’allontanamento di 2mila residenti, di una bomba inesplosa risalente al secondo conflitto mondiale ritrovata nei mesi scorsi sul greto del torrente Fenestrelle, nella zona est del capoluogo irpino.
A cura di Redazione Napoli
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A partire dalle ore 6.30 di oggi, ad Avellino, circa 2mila persone hanno dovuto lasciar casa per consentire la rimozione di un ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ritrovata nei mesi scorsi sul greto del torrente Fenestrelle, nella zona est del capoluogo irpino. Il piano predisposto da Prefettura e Comune ha interessato i residenti che abitano in un raggio di 300 metri dal luogo di ritrovamento dell'ordigno. Individuate tre aree di attesa e il trasferimento, fino alle ore 15, presso il centro di accoglienza allestito nel campus scolastico di Contrada Baccanico.

Scriveva in mattinata il sindaco Gianluca Festa:

L’evacuazione della zona rossa è terminata e sono cominciate le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico. Continuiamo a seguire e a monitorare la situazione. Grazie a tutti i cittadini di Avellino per la preziosa collaborazione.

Nel pomeriggio l'ordigno è stato despolettato. Ovvero è stato rimosso il congegno destinato ad attivare l'accensione della carica interna esplosiva. Successivamente è stato trasferito: sarà fatto brillare, ovvero esplodere in sicurezza, in una cava di Atripalda. Alle ore 15 sono state avviate le operazioni di ripristino dell’energia elettrica in città e i cittadini hanno potuto cominciare a rientrare in casa

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