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Omicidio Andrea Covelli a Pianura, denunciato pregiudicato: ha finto il furto dello scooter

Un pregiudicato di Pianura è stato denunciato perché avrebbe finto il furto dello scooter. Indagini su eventuali collegamenti con la morte di Andrea Covelli.
A cura di Nico Falco
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Andrea Covelli, il 27enne sequestrato e ucciso a Pianura
Andrea Covelli, il 27enne sequestrato e ucciso a Pianura

Proseguono, nel massimo riserbo, le indagini sull'omicidio di Andrea Covelli, il 27enne sequestrato e ucciso a Pianura, Napoli Ovest. Nei giorni scorsi, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, un pregiudicato del quartiere è stato denunciato per simulazione di reato: avrebbe finto di avere subito il furto dello scooter. In queste ore nuovi controlli in via Comunale Napoli, considerata roccaforte del clan Marsicano-Esposito, il gruppo criminale su cui si stanno concentrando i sospetti degli inquirenti.

Omicidio Covelli, pregiudicato denunciato per simulazione di reato

Andrea Covelli, questa la ricostruzione, sarebbe stato sequestrato nella notte del 29 giugno davanti ad un bar di via dell'Epomeo. Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto due giorni dopo, nel pomeriggio del 1 luglio, in un terreno adiacente via Pignatiello, in un'area di campagna del quartiere. I familiari nei due giorni di ricerche hanno affermato di avere visto dei video di alcuni esercizi commerciali in cui si vedrebbe il giovane dirigersi verso Pianura insieme ad altre due persone.

Il ragazzo non risulta inquadrato nella criminalità organizzata, ma avrebbe avuto amicizie "pericolose" con personaggi legati ai Carillo-Perfetto, rivali dei Marsicano-Esposito; allo stesso clan sarebbe stato invece vicino il fratello minore, arrestato per droga pochi anni fa, ma anche lui negli ultimi tempi considerato slegato da dinamiche criminali.

Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile, col supporto dei commissariati Pianura e San Paolo. Al momento per l'omicidio non risultano ufficialmente indagati e, così come avvenne all'epoca per la vicenda di Antonio Natale, ucciso a Caivano con modalità simili, gli investigatori mantengono il più stretto riserbo sui particolari investigativi. Trapela però che nei giorni scorsi, tra la scomparsa di Covelli e il ritrovamento del corpo, un uomo avrebbe denunciato il furto del suo scooter e che il mezzo, avrebbero verificato gli investigatori, sarebbe però in realtà sempre rimasto nelle sue disponibilità.

Si tratterebbe di un pregiudicato vicino ai Marsicano-Esposito, denunciato quindi per simulazione di reato e sulla cui posizione sono in corso ulteriori accertamenti per appurare un suo eventuale coinvolgimento, diretto o meno, nel sequestro o nell'omicidio. Lo scooter è stato ritrovato e, anche grazie alla telecamere, gli investigatori stanno ricostruendo il percorso che ha effettuato nei giorni scorsi.

Controlli della Polizia in via Comunale Napoli a Pianura

In queste ore, apprende Fanpage.it, sono in corso controlli mirati della Polizia di Stato in via Comunale Napoli; sul posto sono presenti diverse volanti. La strada viene indicata come la roccaforte dei Marsicano-Esposito ed è stato lì, hanno raccontato i familiari di Covelli nei giorni scorsi, che in diverse occasioni, l'ultima a dicembre, il ragazzo sarebbe stato picchiato da alcuni giovani del posto per motivi non meglio precisati.

Frame dei video contro i Calone-Marsicano di Pianura
Frame dei video contro i Calone-Marsicano di Pianura

Andrea Covelli sequestrato e ucciso, funerali dopo autopsia

Prima di procedere con i funerali si dovrà attendere il via libera del magistrato: potrà arrivare soltanto dopo l'autopsia, che non sarebbe stata ancora fissata. Gli esami medici, oltre a stabilire con certezza la data della morte (presumibilmente risalente alla stessa notte del 29 giugno), serviranno per fare chiarezza sulle ultime ore di Covelli e sulle modalità dell'omicidio.

Il cadavere era irriconoscibile, seminudo e con segni di bruciature, probabilmente relativi al tentativo di distruggere il corpo incendiando le sterpaglie che lo ricoprivano; con gli esami autoptici si dovrà chiarire se il ragazzo sia stato torturato prima di essere ucciso.

I video su TikTok contro i Marsicano-Esposito

Nella notte successiva al ritrovamento del cadavere, come raccontato da Fanpage.it in quelle ore, è stato aperto un account su TikTok attraverso il quale, anonimamente, si indicavano diversi pregiudicati dei Marsicano-Esposito come coinvolti nell'omicidio. I video sono diventati virali in poche ore, raggiungendo decine di migliaia di visualizzazioni.

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