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Napoli, mare inquinato a Castel dell’Ovo: i bagnanti nuotano tra le chiazze bianche

Chiazze bianche nel mare di Castel dell’Ovo, preso d’assalto ieri dai bagnanti stesi sulle scogliere frangiflutto a prendere il sole o impegnati a tuffarsi dalla piccola insenatura a ridosso del ponte e della fortezza. Macchie biancastre anche sul Lungomare Caracciolo, tra la Colonna Spezzata e la Rotonda Diaz.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Chiazze bianche nel mare di Castel dell'Ovo, preso d'assalto ieri dai bagnanti stesi sulle scogliere frangiflutto a prendere il sole o impegnati a tuffarsi dalla piccola insenatura a ridosso del ponte e della fortezza. Purtroppo, sulla superficie dell'acqua c'erano grosse macchie biancastre, segno di inquinamento. Le stesse chiazze ieri pomeriggio erano ben visibili anche sul Lungomare di via Caracciolo, tra la spiaggia della colonna spezzata e la Rotonda Diaz, dove c'è il lido Mappatella, anche questo ultimo pieno di bagnanti, che hanno approfittato della bella giornata di sole per trovare un po' di ristoro sulla spiaggia pubblica cittadina con le proprie famiglie.

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Solo sabato scorso, il Comitato Portuale Porto e Molo San Vincenzo, con Carmine Meloro, aveva denunciato l'inquinamento delle acque del mare di Posillipo e Coroglio, con video e foto che testimoniavano la presenza di liquami, schiume, mascherine anti-Covid e assorbenti usati. Residui di scarichi fognari che finiscono illegalmente direttamente nelle acque del Golfo di Napoli, inquinandolo. “Abbiamo filmato lo stato di degrado in cui versa il litorale lungo la costa posillipina – ha raccontato Carmine Meloro a Fanpage.it – Purtroppo le acque sono inquinate da una melma appiccicosa che le correnti trascinano da Coroglio. Non sembra che l’origine sia legata agli scarichi delle barche, ma che arrivi invece dalla terraferma. Una situazione intollerabile sulla quale invitiamo le istituzioni ad indagare. C’è melma ovunque – prosegue Carmine Meloro – che si deposita addirittura sulle spiagge e si attacca ai piedi. Abbiamo constatato la presenza di liquami marroni densi, assorbenti, plastica e polistirolo di ogni dimensione. A questo si aggiungono anche altri fenomeni, come la presenza di alga rossa, la mancanza di correnti che contribuiscono a rendere l’acqua di mare torbida”.

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