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Trasporto pubblico a Napoli

Napoli, i Nas al deposito tram e alla stazione dei treni a San Giovanni: analisi sui sediolini

Blitz dei carabinieri dei Nas e dei tecnici dell’Asl al deposito dei tram di San Giovanni a Teduccio e alla stazione dei treni delle Ferrovie dello Stato di Barra-San Giovanni, questa mattina. I militari dell’Arma del Nucleo Antisofisticazione, affiancati dagli esperti dell’azienda sanitaria, hanno effettuato la tamponatura su sediolini e altre parti dei mezzi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La linea 1 del tram tornata in funzione questa mattina. [Foto / Facebook Anm]
Immagine d'archivio
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Blitz dei carabinieri dei Nas al deposito dei tram di San Giovanni a Teduccio e alla stazione dei treni delle Ferrovie dello Stato di Barra-San Giovanni, questa mattina. I militari dell’Arma del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, affiancati dagli addetti dell'Asl, hanno effettuato la tamponatura su sediolini e altre parti dei mezzi. Controlli probabilmente finalizzati alle verifiche sullo stato di pulizia e di igiene dei mezzi di trasporto pubblico a tutela della salute dei cittadini. Anche le normative più recenti per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, peraltro, prevedono un rafforzamento di questi controlli a tutela della salute dei viaggiatori.

Negli scorsi mesi, il sindacato di base Usb Trasporti aveva sollevato il tema della necessità di sanificazioni costanti sui mezzi di trasporto pubblico a Napoli, proprio per evitare il rischio di contagio tra i passeggeri e tra il personale viaggiante delle aziende di trasporto. L’Usb aveva anche inviato dei dossier in Procura, per chiedere il rafforzamento dei controlli di questo tipo, rivolti a garantire il rispetto delle procedure. Il tutto finalizzato a tutelare la sicurezza in termini di salubrità igienica e sanitaria dei mezzi su cui viaggiano migliaia di cittadini ogni giorno anche in zona rossa, per motivi di lavoro, necessità o salute.

A causa della zona rossa Covid in Campania, infatti, il numero dei mezzi di trasporto in circolazione è stato ridotto, per il venir meno degli spostamenti da parte dei cittadini che non possono muoversi in città. Restano comunque i pendolari e altre categorie che continuano a spostarsi anche con la zona rossa, come previsto dalle normative.

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