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Napoli, disoccupata e senza soldi, paga la visita medica con una collana: il dottore le trova lavoro

La storia, a lieto fine, è stata raccontata dal diretto interessato, il dottor Eduardo Ponticiello, medico del Santobono di Napoli, che ha ricevuto una chiamata da una donna per una visita domiciliare a sua figlia: la donna disoccupata e senza soldi, ha donato al medico una collana per sdebitarsi. Quando il dottore ha raccontato la sua storia sui social, alcuni imprenditori si sono offerti di assumere la donna.
A cura di Valerio Papadia
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Una storia toccante, dal fortunato epilogo, quella che arriva da Napoli: a raccontarla, sui social, è stato uno dei protagonisti, il dottor Eduardo Ponticiello, medico dell'ospedale Santobono, nosocomio pediatrico della città. Qualche giorno fa, su Facebook, il dottor Ponticiello ha raccontato, in un lungo post, di essere stato contattato da una donna, la signora Anna, che gli ha chiesto di recarsi a casa sua, nella zona del cosiddetto Lavinaio, nel cuore antico di Napoli, per visitare l'ultimo dei suoi 4 figli, una bambina, che aveva accusato un lieve malore. Per fortuna, la piccola non aveva niente di grave, ma come racconta il dottore, dopo la visita, la signora Anna, con le lacrime agli occhi, gli ha raccontato di non avere soldi per pagargli la prestazione, visto che è rimasta disoccupata a causa della crisi economica generata dalla pandemia di Coronavirus, e ha offerto al dottore la collana che aveva al collo come ricompensa.

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Il dottor Ponticiello, emozionato, racconta la storia sui social e, in poco tempo, la macchina della solidarietà si mette in moto. Lo stesso medico, ripreso anche dall'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" ha raccontato sempre a mezzo social che alcuni imprenditori, dopo aver essere venuti a conoscenza della storia della signora Anna, hanno deciso di offrirle un lavoro. "Napoli, con tutti i suoi difetti, è una città dove regna ancora l'umanità e la solidarietà – ha scritto Ponticiello su Facebook -. È bastato un post che in meno di un giorno si è attivata una catena enorme di solidarietà ed affetto. Un amico proprietario di un ingrossi di alimentari si è offerto di dare un posto di lavoro ad Anna, che inizierà l'altra settimana il suo nuovo lavoro. Nel frattempo sono arrivati al suo domicilio un bel pacco di alimenti e giochi per i bimbi".

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