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Napoli, a rischio i vigili in strada il 31 sera: “precettati” dal Comune ma Cgil e Csa confermano l’assemblea

Scontro sul turno 17-23 del 31 dicembre degli agenti di Polizia Locale, quello precedente al brindisi di Capodanno. I sindacati Cgil e Csa: “Previsti bonus solo per chi farà il servizio notturno. Ma gli altri agenti saranno penalizzati”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Scontro tra i sindacati di Polizia Locale Fp Cgil e Csa e il Comune di Napoli sui turni di servizio la sera del 31 dicembre. Nel mirino, in particolare, il turno 17-23, quello che precede il brindisi della mezzanotte di Capodanno. Palazzo San Giacomo mai come quest'anno aveva previsto dei super-bonus di 670 euro per chi lavora la notte del 1 gennaio 2026, come anticipato da Fanpage.it. Ma nessun incentivo aggiuntivo è stato predisposto, invece, per chi fa il turno prima, quello che termina alle 23. Da qui, le proteste dei sindacati Cgil e Csa, che non hanno firmato l'accordo sul bonus (tutti gli altri sindacati lo hanno fatto), chiedendo di anticipare la fine del turno alle 22. Non solo, perché hanno anche proclamato un'assemblea sindacale dei lavoratori per il 31 dicembre dalle 16 alle 24. Insomma, c'è il forte rischio che la sera dell'ultimo giorno dell'anno, con centinaia di migliaia di persone in strada, non ci siano presidi di polizia locale fino alle 23.

Molti agenti che finiscono il servizio alle 23, questo è il succo del ragionamento, non faranno in tempo a smontare, rientrare in caserma, cambiarsi e tornare a casa in tempo per il brindisi in famiglia. Alcuni, peraltro, vivono fuori Napoli o in altre province, con il rischio di doversi mettere al volante proprio sotto i fuochi d'artificio. Considerazioni portate avanti dai sindacalisti di Fp Cgil con Luciano Nazzaro e Danilo Criscuolo, e Csa con Francesca Pinto, Antonio D'Amato e Dario Dell'Aquila.

Il Comune di Napoli "precetta" gli agenti per la sera del 31 dicembre

I due sindacati, come detto, hanno proclamato assemblea per la sera del 31. Ma il Comune di Napoli, con una circolare delle risorse umane del 27 dicembre, ha chiesto di rinviare l'assemblea dei lavoratori, invocando l'articolo 4 comma 3 del contratto collettivo nazionale. Una sorta di "precettazione". Lo stesso Comando della Polizia Locale, tramite il Generale Ciro Esposito, aveva espresso perplessità sulla data scelta per l'assemblea, fermo restando il principio inviolabile della protesta sindacale. Il Comandante aveva suggerito di spostare l'assemblea, visto che ricadeva nel giorno dell'ultimo dell'anno "evento – viene sottolineato nella nota delle Risorse Umane – particolarmente sentito dalla collettività, che potrebbe determinare un'ingentissima presenza sul territorio di cittadini e turisti per i relativi festeggiamenti, che renderebbe necessario un presidio straordinario della città, sia dal punto di vista della sicurezza che della viabilità".

Per il Comune di Napoli, insomma, il diritto di assemblea va contemperato con altri diritti costituzionalmente garantiti, tra cui quello alla libera circolazione. "Qualora il personale, esercitando il proprio incomprimibile diritto, partecipasse alle assemblee indette, non potrebbero essere garantiti servizi idonei ad assicurare i dispositivi previsti in occasione dell'evento". Da qui, la richiesta: "Appare opportuno e necessario un rinvio delle assemblee a data successiva".

La replica di Csa e Cgil: "Confermiamo l'assemblea"

Ma i sindacati Fp Cgil e Csa non ci stanno e hanno scritto una nuova nota inviata alla Corte dei Conti, all'Ispettorato del Lavoro, all'Aran, sostenendo la "irricevibilità richiesta slittamento assemblea". "L’Amministrazione Comunale – scrivono i due sindacati – ha avuto tempo e modo di programmare un ulteriore piano/progetto per un turno orario 16.00-22.00 con la capienza economica, già disponibile, del fondo. La discussione sul progetto di fine anno e capodanno doveva essere programmata nei primi mesi di quest'anno, ma ciò non è avvenuto".

E, ancora, i sindacati richiamano la normativa sulla sicurezza sul lavoro e sui rischi per la salute, derivanti dal dover rientrare a casa sotto i fuochi di artificio, che si sa a Napoli sono una costante dei festeggiamenti dell'ultimo dell'anno, nonostante i ripetuti appelli istituzionali ad evitarli. Secondo i due sindacati, il Comune avrebbe potuto chiedere supporto alle altre Forze di Polizia, per organizzare i turni del 31 dicembre, consentendo così le assemblee. Da qui, la decisione di "confermare, pertanto, l'indizione dell'assemblea per il giorno 31, dalle ore 16 alle ore 24".

"Siamo contenti che il Comune abbia studiato questo progetto incentivante – spiegano Franca Pinto, Antonio D'Amato e Dario Dell'Aquila del Csa – Ma come altri sindacati chiediamo un'attenzione per chi lavorerà nel turno 17-23 il 31 dicembre, per motivi di sicurezza e di correttezza, perché anche quello è un turno disagevole. Gli agenti che terminano il servizio alle 23, devono avere il tempo di poter smontare e tornare a casa in sicurezza e non a mezzanotte. Abbiamo chiesto pertanto la possibilità di poter anticipare il turno alle 16-22, in modo che il dipendente avrà più tempo per il rientro in sicurezza a casa".

"Siamo stupiti – commenta Luciano Nazzaro, Danilo Criscuolo e Vincenzo selvaggio, della Fp Cgil – che, di fronte ad una legittima contestazione Sindacale di metodo e di merito rispetto all'utilizzo del corpo della Polizia Locale nell'ambito della festività della fine dell'anno, l'Amministrazione Comunale abbia alzato un muro. Abbiamo presentato obiezioni di metodo e merito e prospettato soluzioni che garantiscano benessere organizzativo e sicurezza per i lavoratori e, nel contempo, un servizio di qualità alla cittadinanza e a quanti hanno scelto Napoli per trascorrere questo fine d'anno godendo delle iniziative messe in campo dal Sindaco e della naturale bellezza della nostra città. Nella chiarezza dei rapporti e fiduciosi in ripensamenti manteniamo ferme le nostre posizioni. Essere costruttivi e responsabili non significa accettare supinamente scelte che non condividiamo".

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