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Movida Napoli, i divieti saranno permanenti: in arrivo nuove limitazioni su orari baretti

Il sindaco: “Nuovo regolamento sulla limitazione degli orari di vendita degli alcolici e sul tema della musica all’esterno”. Istituito il garante della notte.
A cura di Pierluigi Frattasi
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In arrivo nuove regole a Napoli sulla movida notturna, questa volta permanenti, dopo l'ordinanza firmata dal sindaco Gaetano Manfredi, valida solo fino a giugno. Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino, a margine della riunione del consiglio comunale sulla sicurezza in città: "Nel nuovo regolamento ci saranno delle misure permanenti – spiega – Interverremo principalmente sulla limitazione degli orari di vendita degli alcolici e sul tema della musica all'esterno". Intanto, anticipa possibili correttivi all'ordinanza attualmente in vigore, che prevede la chiusura dei baretti all'1 di notte nei feriali (dalla domenica al giovedì) e alle 2 il venerdì, il sabato e nei festivi.

Istituito il garante della notte

La consigliera Flavia Sorrentino ( Movimento 5 Stelle) ha illustrato un ordine del giorno finalizzato alla proposta di un regolamento da approvare in Consiglio comunale per gli orari di chiusura e le zone di applicazione e che impegna l’amministrazione a vietare la vendita degli alcolici negli esercizi di vicinato dopo le ore 24, ad avere tolleranza zero e a sanzionare gli esercenti che somministrano alcol ai minori. Il documento propone inoltre di vietare musica e suoni percepibili dall’esterno dopo le ore 24 e impegna il sindaco a nominare un garante della notte che costituisca un'interfaccia tra residenti, gestori e associazioni datoriali. L’ordine del giorno è stato emendato su proposta della consigliera Iris Savastano (Forza Italia) e approvato all’unanimità.

De Iesu: "Nuove regole per tutta la città"

Altra novità del regolamento sulla movida è che, a differenza dell'ordinanza valida solo per alcune zone della città, il regolamento, invece sarà esteso a tutto il capoluogo, anche se ci potranno essere delle differenziazioni per i quartieri. Sulla questione della malamovida è intervenuto in consiglio comunale l'assessore alla Sicurezza, Antonio De Iesu, "fenomeno – ha sottolineato – che si è evoluto nel tempo e che si concentra in pochi giorni e luoghi della città".

"L’ordinanza – ha concluso De Iesu – che è stata emanata è arrivata dopo i fatti criminosi avvenuti nelle ultime settimane e alla luce della constatazione che l'intrattenimento spesso si lega all'abuso di alcol. I giovani hanno diritto di divertirsi ed essere liberi, ma l'amministrazione ha ritenuto di intervenire fissando orari di chiusura per raffreddare le tensioni che si ripetevano nei giorni di maggiore affluenza. L’ordinanza è un provvedimento contingibile ed urgente che avrà una durata limitata a quattro mesi, nel frattempo si lavorerà ad un regolamento sulla movida che sarà poi verificato, eventualmente modificato e approvato dal consiglio".

L'assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato ha spiegato che:

"l’ordinanza è frutto di un percorso di ascolto di tutti i rappresentanti degli interessi coinvolti. L’attività di ascolto e confronto continuerà nella consapevolezza delle sofferenze delle categorie produttive già messa a dura prova dalla pandemia". L'assessora ha proposto di "creare un gruppo di lavoro misto giunta-consiglio per la stesura di un regolamento condiviso sulla movida per arrivare a definire un'idea di divertimento che non si basi sullo sballo e proponga ipotesi di delocalizzazione del divertimento. Saranno organizzati anche eventi turistici e culturali partendo dalla musica, perché Napoli sarà capofila delle città coinvolte nella Festa della Musica del 21 giugno".

La vice sindaca Mia Filippone, infine, ha definito:

"complesso il tema della movida, una complessità che accomuna diverse città europee e che coinvolge anche le famiglie e la scuola. Aiutare i ragazzi a comprendere il significato di dipendenza e devianza è un fatto educativo e di cultura su cui le scuole già lavorano. Insieme all'assessora Armato si è partecipato ad iniziative sperimentali portate avanti da alcuni parroci in luoghi molto frequentati da giovani che hanno potuto confrontarsi con esperti e psicologi. Un'altra iniziativa positiva è stata condivisa dall’amministrazione comunale con l'ASL Napoli 1 Centro e dedicata ai ragazzi della fascia 14-16 anni, con seminari di informazione nelle scuole per diffondere la cultura del divertimento sano".

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