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Morto Nunzio De Falco, il boss dei Casalesi che ordinò la morte di don Peppe Diana

Morto all’età di 72 anni il boss dei Casalesi Nunzio De Falco, condannato perché mandante dell’omicidio di don Peppe Diana: da qualche giorno era ricoverato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Don Peppe Diana (a sinistra) e il boss Nunzio De Falco (a destra)
Don Peppe Diana (a sinistra) e il boss Nunzio De Falco (a destra)

È morto all'età di 72 anni Nunzio De Falco, il boss dei Casalesi condannato perché riconosciuto come il mandante dell'omicidio di Don Peppe Diana, il sacerdote ucciso a Casal di Principe (Caserta) il 19 marzo del 1994 e la cui morte ancora oggi viene additata come uno dei delitti più feroci tra quelli di vittime innocenti di camorra. De Falco era ricoverato da qualche giorno in una clinica di Tora e Piccilli, nel Casertano, dopo che le sue condizioni di salute si erano aggravate.

Condannato a due ergastoli e detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sassari, De Falco era stato scarcerato lo scorso 11 aprile dal magistrato di sorveglianza di Napoli, ed era tornato agli arresti domiciliari a Villa Literno (provincia di Casertano): la scarcerazione di qualche giorno fa era stata motivata proprio al fatto che De Falco fosse gravemente malato e la perizia stilata dai medici aveva definito incompatibili le sue condizioni di salute con il regime carcerario a cui era sottoposto.

Anche nel luglio 2021 era stato temporaneamente scarcerato per le sue condizioni di salute, salvo poi tornare a febbraio in carcere: un fatto che aveva portato Marisa, la sorella di don Peppe Diana a replicare duramente: "Quell'uomo dovrebbe morire in carcere". Intanto è già "incognita" sui funerali: tutto lascia pensare infatti che la Questura di Caserta possa disporre il divieto di corteo funebre, con la benedizione della salma direttamente al cimitero prima della tumulazione, come già avvenuto in altre situazioni simili: non ultimi i funerali di Raffaele Cutolo, storico boss della camorra, la cui salma da Parma rientrò addirittura di notte per evitare cortei non autorizzati.

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