Metro Linea 1, l’Anm vende 10 treni: sono vecchi

Addio ai treni vecchi del metrò Linea 1 degli anni ’90. Il Comune di Napoli vende 10 convogli che l'Anm non usa più, attualmente fermi in deposito a Piscinola e sfruttati in alcuni casi per ricavare i pezzi di ricambio per riparare i treni invece in servizio. Bisogna fare spazio, infatti, per l’arrivo dei 10 treni nuovi comprati in Spagna, e realizzati dalla società Caf. Di questi ultimi, i primi due sono già stati consegnati l’anno scorso e stanno completando il rodaggio. Il sindaco Luigi De Magistris ha assicurato che saranno in esercizio per il pubblico il mese prossimo, a febbraio 2021. L’azienda dei trasporti cittadina, intanto, ha cominciato già a fare le pulizie, lanciando un bando per liberarsi dei vecchi treni. La base di partenza delle offerte è di circa 1,4 milioni di euro. I nuovi convogli, infatti, andranno a sostituire quelli attuali.

Il Comune di Napoli, è scritto nel bando, ha manifestato “l’esigenza di dismettere 10 unità di trazione, appartenenti alla Linea 1 della metropolitana, non più utilizzabili ed attualmente ferme nelle aree del deposito officina di Piscinola” ed ha “necessità, altresì, di disporre di superficie di parcamento adeguata ad ospitare e manutenere i nuovi treni acquistati dall’Amministrazione”. Da qui, l’avviso pubblico per mettere in vendita i vecchi treni “a corpo”, senza obbligo di demolizione.
La manifestazione di interesse prevede di mettere sul mercato 10 treni: si tratta di quasi metà della flotta complessiva che conta 24 treni, anche se al momento solo 8-9 risultano attivi ogni giorno. I treni in vendita saranno divisi in due gruppi, di 5 treni ciascuno, il primo valutato 90mila euro, il secondo 1.250.000 euro, in entrambi i casi si potranno fare anche offerte singole. La differenza di prezzo dipende dallo stato in cui si trovano i convogli. Nel primo gruppo, si tratta di 5 unità di trazione non in grado di camminare e prive di apparecchiature e accessori,. Il secondo gruppo comprende 5 treni attualmente fuori esercizio perché senza manutenzioni e privi di alcune apparecchiature o componenti. Ci sarà tempo fino al 26 marzo 2021 per presentare le offerte. Nel caso che venga espressa la volontà di rottamare i treni, questi non potranno essere demoliti sul posto. Gli aggiudicatari poi dovranno trasportarli al proprio deposito a proprie spese.