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Grosso Incendio al deposito di plastica nel Beneventano, nube nera tossica fino a Napoli

Un incendio di grosse dimensioni si è sviluppato questo pomeriggio nel Beneventano. In fiamme il deposito della Sapa ad Airola, una fabbrica di plastica. Una enorme colonna di fumo nero e acre è stata trasportata dal vento investendo tutta l’area al confine tra il Beneventano, il basso Casertano e Napoli città. I sindaci invitano a chiudere le finestre e non respirarlo, perché potrebbe essere tossico.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un incendio di grosse dimensioni si è sviluppato questo pomeriggio nel Beneventano. In fiamme il deposito della Sapa, in via Sorlati, ad Airola. Una fabbrica che produce plastica, perlopiù per automobili. Distrutti e divorati dalle fiamme 37mila metri quadrati di capannoni. Ancora da accertare le cause. Una enorme colonna di fumo nero e acre si è levata in cielo, visibile anche a decine di chilometri di distanza, e ha investito tutta l'area al confine tra il Beneventano e il Nolano, arrivando fino a Napoli. L'odore di plastica bruciata si è avvertito anche nei quartieri del Vomero e di Fuorigrotta.

L'allarme dei sindaci: "Chiudete le finestre"

I sindaci della zona hanno invitato i cittadini a chiudere le finestre e non respirare il fumo che potrebbe essere tossico. Sul posto sono giunte numerose squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Bonea con le autobotti, con rinforzi sopraggiunti sia da Benevento che da Napoli e Caserta, e le forze dell’ordine. Al momento non si registrano feriti. Solo il 16 settembre scorso, un altro vasto incendio era divampato in una fabbrica di Teverola, in provincia di Caserta. Nonostante l'intervento dei pompieri, però, l'incendio non è facile da domare e alle ore 20,30 è ancora in corso. Si avvertono forti esplosioni e le fiamme hanno ormai avvolto tutta l'azienda. A fuoco bancali di legno e materiale plastico.

Le famiglie abbandonano le case

La paura ha preso però il sopravvento tra le famiglie. In molte, nella zona di Airola, hanno deciso di abbandonare le proprie abitazioni più vicine al deposito andato a fuoco. Sul posto è giunto il vice sindaco di Airola Michele Napoletano, che sta cercando di tranquillizzare la popolazione. Per Napoletano la situazione è "drammatica". Ancora ignote le cause dell'incendio. Bisognerà spegnere le fiamme, prima di poter trovare elementi utili per sviluppare le prime ipotesi. Il rogo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe divampato in un'area dell'azienda utilizzata deposito e tutte le maestranze al lavoro sono state subito allontanate.

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Il fumo nero arrivato anche a Napoli

Dalla Valle Caudina il vento che spira forte in queste ore, a causa anche delle condizioni meteorologiche – la Protezione Civile ha proclamato l'allerta meteo gialla per vento forte – ha trasportato il fumo denso sul Nolano fino a Napoli, arrivando a Poggioreale e anche al Vomero e a Fuorigrotta. L'incendio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe deflagrato in un capannone dell'azienda logistica nel Sannio, ad Airola. La fabbrica vera e propria, invece, ex Tersival, si trova ad Arpaia, un altro comune della provincia di Benevento. Il fumo nero e acre ha invaso anche il Casertano, arrivando nella zona di Arienzo, San Felice a Cancello, e Santa Maria a Vico.

La nube nera arrivata fino a Napoli
La nube nera arrivata fino a Napoli

Arpac: "Avviati i rilievi sulla diossina"

Dal tardo pomeriggio odierno, tecnici del Dipartimento Arpac di Benevento sono al lavoro per svolgere indagini ambientali a seguito dell’incendio che si è sviluppato nella zona industriale di Airola (Benevento), interessando i capannoni della Sapa, azienda che produce componenti in plastica per settore automotive.

Il personale dell’Agenzia ha effettuato una attenta ricognizione dello stato dei luoghi, nel corso della quale ha individuato la tipologia di materiale assoggettato all'incendio, le modalità costruttive dell'edificio coinvolto, nonché il contesto antropico e ambientale in cui è ubicato il sito colpito dalle fiamme. Di conseguenza, sono state impartite ai soggetti competenti le prescrizioni tecnico operative finalizzate a minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento.

Sulla base dell’esame dei materiali soggetti all’incendio, i tecnici Arpac stanno procedendo ad installare, nei pressi del sito, in posizioni significative, campionatori passivi a simmetria radiale, allo scopo principale di rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi. Arpac sta inoltre procedendo a installare un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani aerodispersi. L’Agenzia sta valutando inoltre, in base all’evoluzione del quadro dei dati disponibili, di posizionare un laboratorio mobile per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio.

Per completare il quadro informativo derivante dalla strumentazione posizionata nei pressi del sito dell’incendio, potranno essere utilizzati anche i risultati forniti dalle stazioni della rete di monitoraggio stabilmente operativa sul territorio. Nei prossimi giorni, inoltre, si provvederà al campionamento dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio, per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione. I risultati delle attività in corso saranno pubblicati non appena disponibili.

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