Maltempo, a Vietri crolla l’antico acquedotto medievale: “Danno enorme per la memoria storica”

Amarezza e rabbia. Così i residenti di Vietri sul Mare hanno reagito alla notizia del crollo dell'acquedotto medievale della frazione Molina. L'acquedotto risale al XIV secolo, quando venne costruito per poter utilizzare le acque delle sorgenti vicine: le arcate sono rimaste in piedi praticamente per 600 anni, quando l'alluvione del 25 ottobre 1954 che colpì tutta Salerno, causò frane e smottamenti anche a Vietri. Una di queste spazzò via proprio il villaggio di Molino e il ponte dell'acquedotto, noto come "Ponte del Diavolo". Da allora, le arcate rimaste in piedi sono diventate ancora di più un simbolo del territorio. A fare la scoperta del crollo alcuni cittadini, che hanno visto le macerie e allertato immediatamente le forze dell'ordine. Pochi dubbi sul fatto che il crollo possa essere stato causato dal maltempo e dalle forti raffiche di vento che hanno soffiato sulla Regione: ma pesa l'incognita dell'incuria e della possibile mancata messa in sicurezza negli anni passati.
"A causa del forte vento è crollato una parte consistente dell’acquedotto medioevale a Molina, un danno immane per la memoria storica della nostra comunità", ha spiegato il sindaco Giovanni De Simone, che ha spiegato che da oggi saranno attivate "tutte le procedure sia per la parte ancora in piedi sia per chiedere un possibile ripristino, cosa che già da un anno avevamo sollecitato con ordinanza sindacale avverso privati ed alla soprintendenza di Salerno, unico ente preposto per dar il via a qualsiasi lavoro di messa in sicurezza". Il sindaco si è anche detto "amareggiato", aggiungendo di "prestare massima attenzione su tutto il territorio a causa del forte vento".
