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L’olio delle fritture non va gettato nel lavandino, a Napoli parte la raccolta a casa: come funziona

Asìa Napoli, la società dell’igiene urbana, avvia la raccolta degli olii esausti in tutta la città. L’olio usato per la cucina non va gettato nel lavandino, altrimenti diventa un inquinante. Possibili tre modalità di conferimento: raccolta presso isole ecologiche, postazioni itineranti o domiciliare.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"L'olio usato per le fritture o per la cottura non va gettato nello scarico del lavandino, altrimenti inquina l'ambiente". Asìa Napoli, la società dell'igiene urbana, avvia la raccolta degli olii esausti in tutta la città. Saranno possibili tre modalità per conferire l'olio utilizzato per cucinare: raccoglierlo in contenitori da portare poi all'isola ecologica più vicina, presso 24 postazioni itineranti, oppure tramite la raccolta a casa. Il servizio è stato organizzato dall'azienda dei rifiuti in collaborazione con il Comune di Napoli e l'Assessorato all'Ambiente, nell'ambito delle attività di implementazione dei servizi di Raccolta Differenziata. La raccolta degli Olii vegetali esausti è stata potenziata ed estesa a tutte le municipalità di Napoli.

Cosa sono gli Olii Vegetali Esausti

Appartengono alla categoria degli “Olii Vegetali Esausti”, spiega Asìa, "tutte le sostanze che derivano dalla cottura e dalla frittura dell’olio d’oliva, di semi e dai grassi vegetali ed animali (ad esempio burro e margarina) che opportunamente raccolti, diventano materia prima utilizzabile nel processo dell'economia circolare evitando la dannosa dispersione nell'ambiente. Per gli oli raccolti potrà così avere inizio un ciclo virtuoso di recupero finalizzato ad esempio alla produzione di biocarburante o di glicerine per i saponi, evitando il rischio di conferimento negli scarichi fognari creando gravi problemi alle attività di depurazione delle acque e contribuendo all'inquinamento dell'ambiente".

Come raccogliere l'olio usato in cucina

L'estensione del servizio, che ha avuto inizio già a partire dal mese di febbraio, producendo già ottimi risultati, viene attuata con tre modalità:

  1. Raccolta presso le 10 Isole Ecologiche
  2. Raccolta presso 24 postazioni Itineranti, localizzate in diversi punti della Città
  3. Raccolta domiciliare mediante postazioni fisse, presso condomini, parchi, palazzi, case singole

L’elenco delle 10 Isole Ecologiche e delle 24 postazioni Itineranti, pubblicato sul sito internet asianapoli.it, garantisce una copertura pressoché uniforme sull'intero territorio di Napoli.

Per quanto riguarda la raccolta domiciliare, ogni cittadino può richiedere il contenitore presso il proprio condominio, parco o abitazione singola, mediante una richiesta al Numero verde ASIA 800 161010, oppure inviando una mail al servizio.clienti@asianapoli.it indicando: il nominativo, l'indirizzo, l'email dell'amministratore e il numero di cellulare. In una fase successiva verranno attivate nuove postazioni presso altri siti pubblici quali le sedi della municipalità, presso scuole, parchi pubblici.

L'allarme per le ditte di raccolta abusive

Asìa precisa, infine, che "come stabilito dal Contratto di Servizio, tra il Comune di Napoli e ASIA Napoli S.p.A., il servizio di raccolta dell'Olio Vegetale Esausto prodotto dall'uso domestico nel territorio di Napoli, è affidato in modalità esclusiva ad ASIA Napoli che opera in collaborazione con la ditta Papa Ecologia. Qualsiasi altra Ditta operante sul territorio cittadino, presso sedi pubbliche e utenze domestiche, deve considerarsi non autorizzata e pertanto abusiva".

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