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L’isolotto di Vivara a Procida si potrà visitare, aperto al pubblico dal 27 maggio: come prenotare

Da sabato 27 maggio 2023, la Riserva Naturale Statale riaprirà al pubblico con visite guidate. Come prenotare.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L'isolotto di Vivara a Procida si potrà visitare di nuovo. Da sabato 27 maggio, la Riserva Naturale Statale riaprirà finalmente al pubblico. Ci saranno percorsi guidati dal martedì alla domenica. Sull'isola ci sono diversi scavi archeologici. Tracce di insediamenti riferibili all’età del Bronzo, quando era crocevia strategico nei traffici marittimi dalla Grecia di età micenea all’Occidente. Inoltre, Vivara è uno dei più straordinari hotspot di biodiversità per l’avifauna migratrice e numerose specie botaniche.

Come prenotare la visita

L'isolotto è di proprietà privata. Dal 2002 è anche Riserva Naturale Statale. Per visitarla bisognerà prenotarsi sul sito ufficiale www.vivarariservanaturalestatale.it. Le visite saranno fatte con l’accompagnamento delle guide naturalistiche della riserva e con un percorso della durata di circa 3 ore, per un massimo di 25 persone per volta, e con due turni giornalieri (9.00 e 11.30 dal 15 settembre al 31 maggio; 8.30 e 17.00 dal 1° giugno al 14 settembre), con un ticket di ingresso di 10 euro a persona (5 euro per i residenti dell’isola di Procida, 3 euro il ticket ridotto per i minori fino a 12 anni).

Il Comitato di gestione della Riserva: "Risultato importante"

Sulla riapertura interviene Nicola Scotto di Carlo, coordinatore del Comitato di Gestione della Riserva Naturale Statale Isola di Vivara, che commenta:

“La riapertura al pubblico è un ulteriore ed importante tassello che va ad aggiungersi al lavoro degli ultimi mesi, in piena armonia con la famiglia Diana, proprietaria dell’isolotto, e grazie in particolare al lavoro quotidiano di tutti i membri del comitato (Rossella De Sanctis, Francesca DianaRoberto Gabriele e Vincenzo Stabile) e della struttura tecnica della Riserva, con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), della Regione Campania, del Comune di Procida e alle recenti sinergie con il Parco Regionale dei Campi Flegrei e con l’AMP Regno di Nettuno, nonché con i Carabinieri Forestali, i vigili del fuoco, Sma Campania e la SABAP per l’Area Metropolitana di Napoli”.

Già nei mesi scorsi erano state avviate, peraltro, attività volte a risolvere, mitigare e scongiurare alcune emergenze di tipo fitosanitario, idrogeologico e di sicurezza per il transito delle persone.

Per Francesca Diana, membro del comitato in rappresentanza della proprietà dell’isola:

“Siamo molto contenti che finalmente riprendano le visite guidate sull’Isola di Vivara. Questo è stato reso possibile anche da un ottima collaborazione tra proprietà e la Riserva, che  insieme lavorano per un fine comune, il benessere di Vivara. Insieme alla Riserva parteciperemo alla tutela dell’ecosistema ambientale di Vivara, e cercheremo di rendere ancora più interessanti le visite guidate. Personalmente volevo formulare un ringraziamento personale alla Regione Campania, per aver ascoltato la proprietà in un momento complicato per Vivara, anche attraverso il prezioso affiancamento dell’Ente parco Regionale dei Campi Flegrei, nella persona del presidente Francesco Maisto”.

Antonio Carannante, assessore del Comune di Procida con delega a Vivara, aggiunge:

“Far ripartire le visite a Vivara è un atto bello e dovuto perché il patrimonio naturale resta patrimonio di tutti, perché la bellezza va condivisa e perché è fondamentale divulgare il rispetto ambientale. L’amministrazione ha lavorato e lavorerà sempre nell’interesse di questo angolo di paradiso procidano che è parte della nostra identità”.

Il Comitato di gestione sta inoltre realizzando una stabile piattaforma multidisciplinare di studio, di monitoraggio, di tutela e di valorizzazione dell’intero ecosistema Vivara con il diretto coinvolgimento di Enti di Ricerca e di dipartimenti universitari campani. Le attività coinvolgeranno anche il terzo settore per affrontare in pienezza i temi della fruizione, dell’accessibilità e della divulgazione del sito.

Un lavoro attento e costante che si traduce nella rinnovata fruibilità, per il pubblico, di un sito di straordinario interesse naturalistico e storico, con i suoi 0,34 chilometri quadrati e i suoi 109 metri sul livello del mare, la conformazione geografica a forma di falce e una morfologia evidentemente legata all’originaria appartenenza a un cratere vulcanico, il più antico dell’intera area. Collegata con un ponte all’isola maggiore, Procida, Vivara tornerà a rivelare, insieme alla sua macchia mediterranea, i resti di una villa costruita nel 1861 da Don Giovanni de Guevara, duca di Bovino, utilizzata come casino di caccia con Carlo III e di un complesso di edifici colonici: un percorso di sicuro fascino, che aggiunge un sito unico nel suo genere all’esperienza di visita dell’isola di Procida, già Capitale Italiana della Cultura 2022.

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