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L’assessore al campo rom di Scampia: “È tornato una discarica, non c’è né acqua né elettricità”

L’assessore al Welfare, Luca Trapanese: “Vivono in baracche circondate da montagne di spazzatura. Non ci sono fogne, non c’è rete idrica, elettricità, strade”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Tornano le discariche di abusive al campo rom di Scampia, dove “le persone vivono in baracche completamente circondate da montagne di spazzatura. Non ci sono fogne, non c'è rete idrica, elettricità, strade. Le baracche galleggiano nel fango”. A parlare è l'assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese, che ieri mattina ha visitato per la prima volta il campo nomade del quartiere a nord di Napoli. “Qui – dice in un post su Facebook – lo stato di degrado ed abbandono è indescrivibile”.

Trapanese: “Situazione surreale, ai limiti dell'immaginario”

Trapanese ha effettuato un sopralluogo assieme all'assessore all'Urbanistica Laura Lieto, al Presidente di Municipalità Nicola Nardella, al consigliere comunale Rosario Andreozzi e agli operatori del luogo. La situazione al campo rom, nonostante le politiche di inclusione e di riqualificazione vadano avanti ormai da decenni, è decisamente drammatica. “Una situazione molto complessa – ammette Trapanese – alla quale devo lavorare immediatamente e non sarà semplice trovare la strada giusta. Dalle foto si può riscontrare la situazione surreale e ai limiti dell'immaginario che abbiamo conosciuto”.

Non tutto, però, è perduto. Ci sono anche elementi di riscatto da valorizzare:

“Unica oasi – aggiunge Trapanese – è la struttura gestita dalle suore e da padre Eraldo che assicura a questa gente ed ai loro bambini un margine di umanità e sostegno”. Palazzo San Giacomo è intenzionato ad occuparsi di questa situazione, migliorando la qualità della vita delle popolazioni nomadi e il decoro del territorio. “Abbiamo consentito che questo territorio diventasse la discarica della nostra città – incalza l'assessore alle Politiche Sociali – Abbiamo completamente abbandonato questo popolo, in parte napoletano, con la scusa che si trattasse di un popolo nomade e privo di regole. Non è giusto. Da questa tormentata visita è emerso la volontà immediata e operativa di lavorare congiuntamente con le varie realtà coinvolte, l'assessorato all'Urbanistica e delle Politiche Sociali a ridare dignità al territorio e alla comunità Rom che lo abita. È un dovere”.

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