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L’acqua del mare a Baia Domizia diventa marrone per centinaia di metri: aperta indagine

Acqua del mare di colore marrone a Baia Domizia, nota località balneare frazione di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. La chiazza è comparsa nelle ultime 24 ore, sporcando lo specchio d’acqua su un lunga linea di costa, visibile da diverse spiagge sul lato sud di Baia Domizia. Tantissime le segnalazioni alla Capitaneria di Porto e all’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Campania, da parte dei bagnanti e sono attualmente in corso indagini per capire l’origine del fenomeno. Sul posto è arrivata anche la guardia costiera di Mondragone.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Acqua del mare di colore marrone a Baia Domizia, nota località balneare frazione di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. La chiazza è comparsa nelle ultime 24 ore, sporcando lo specchio d'acqua su un lunga linea di costa, visibile da diverse spiagge sul lato sud di Baia Domizia. Tantissime le segnalazioni alla Capitaneria di Porto e all'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania, da parte dei bagnanti e sono attualmente in corso indagini per capire l'origine del fenomeno. Sul posto è arrivata anche la guardia costiera di Mondragone.

“Ancora una volta – aveva denunciato ieri in una nota il WWF di Caserta – il litorale domitio è invaso da una chiazza di sostanze inquinanti di colore scuro (giallo-marrone), di non precisata natura (si attendono analisi ufficiali dell’Arpac). Per tutta la giornata di sabato abbiamo monitorato il tratto di litorale di Baia Domizia Sud, reso zona non balneabile a causa di una chiazza di colore giallo/marrone. Diverse le segnalazioni e diverse le fonti, che hanno fatto attivare la guardia costiera di Mondragone, la Capitaneria di Porto di Pozzuoli e l’Arpac per identificare la natura e la fonte di inquinamento. Ora ci sono indagini in corso e aspettiamo un intervento anche da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere.  Tutte le autorità sono intervenute tempestivamente, ma è indispensabile  una svolta. Ci aspettiamo dalle istituzioni competenti un’azione non semplicemente repressiva, ma strutturale e politica. Strutturale in quanto non inquinare costa e quindi i sistemi e gli impianti di depurazione vanno assolutamente potenziati e modernizzati. Politica perché i politici devono assolutamente disegnare un progetto del ns territorio che sia compatibile con la sua vocazione fatte di eccellenze ambientali: non è possibile attirare il turismo di qualità  e subire , contemporaneamente, questi fenomeni in una fase in cui si sta provando ad uscire dalla crisi che ha subito il settore".

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