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Trasporto pubblico a Napoli

La Metro Linea 1 funzionerà solo da Piscinola a Dante dal 2 al 5 agosto: lavori per stazione Duomo

La metropolitana Linea 1 funzionerà solo da Piscinola a Dante per quattro giorni, la prossima settimana (da lunedì 2 a giovedì 5 agosto), per consentire i lavori di apertura della nuova stazione Duomo prevista per il 6 agosto. Stamattina il metrò ha limitato la circolazione a Dante per quasi 7 ore. Stasera chiuderà in anticipo di 2 ore.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La metropolitana Linea 1 funzionerà solo da Piscinola a Dante per quattro giorni, la prossima settimana (da lunedì 2 a giovedì 5 agosto), per consentire i lavori di apertura della nuova stazione Duomo, ultimata dopo 20 anni di cantiere, prevista per venerdì 6 agosto. Il metrò ha funzionato anche oggi a scartamento ridotto, con circolazione limitata a Dante, per circa 6 ore e mezza (dalle 7 alle 13,30). E lo stesso era accaduto ieri mattina. Mentre oggi chiuderà in anticipo di due ore, attorno alle 20,30. In sostituzione, l'Anm ha istituito una navetta bus 602 che collega le varie stazioni del metrò, con partenza da piazza Garibaldi.

In una nota, Anm informa che "per attività preliminari all’apertura della nuova fermata Duomo programmata per venerdì 6 Agosto, per consentire lo svolgimento di attività in banchina a cura della società Concessionaria MN Metropolitana di Napoli SpA, a partire da lunedì 2 fino a giovedì 5 Agosto compreso, il servizio passeggeri  sarà limitato alla tratta parziale Piscinola – Dante. A copertura delle fermate temporaneamente fuori servizio, sarà potenziata la Linea bus sostitutiva 602.
Si ricorda infine che per questa sera venerdì 30 Luglio, è programmata la chiusura anticipata con ultime corse passeggeri da Piscinola alle ore 20.28 e da Garibaldi alle ore 20.54″.

Intanto, i vertici della Caf, la società spagnola che sta costruendo i nuovi treni della Linea 1, ieri sono arrivati a Napoli per incontrare i dirigenti del Comune e dell'Anm e discutere dell'incidente avvenuto il 13 luglio scorso, che ha portato allo sviluppo di fiamme sul tetto del nuovo convoglio, durante le prove di collaudo. A bordo in quell'occasione c'era anche la commissione del ministero dei Trasporti incaricata della valutazione finale.

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