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Inchiesta Croce Nera, ambulanze private a Napoli

Inchiesta sulle ambulanze private a Napoli, il presidente antimafia Morra: “Subito l’indagine”

Il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra: “L’inchiesta ‘Croce nera’ di Fanpage.it sul mondo delle ambulanze private merita molta attenzione da parte degli inquirenti. Spero che questa inchiesta possa contribuire a frenare questo business illegale. Le immagini girate con le telecamere nascoste aiutano a ricostruire il tutto in maniera cruda”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"L'inchiesta ‘Croce nera' di Fanpage.it sul mondo delle ambulanze private merita molta attenzione da parte degli inquirenti". Lo scrive Nicola Morra, senatore e presidente della commissione parlamentare Antimafia. Il parlamentare, in un post sul suo profilo Facebook, ripercorre le tappe dell'inchiesta giornalistica di Fanpage.it sul mondo delle ambulanze private. La prima puntata ha portato alla luce il "sistema" dell'associazione Croce San Pio, capace di imporre un monopolio nel settore del trasporto infermi privato. Tra i fatti riportati nell'inchiesta anche il blitz dello scorso 25 novembre della Polizia di Stato presso la rimessa della Croce San Pio ai Colli Aminei, dove furono ritrovate diverse irregolarità, dalla presenza di manufatti abusivi alla mancanza di autorizzazione su alcune ambulanze. Elementi questi, fondamentali per l'ottenimento della licenza per il trasporto infermi che il Comune di Napoli aveva concesso alla Croce San Pio nel 2018 con validità di 4 anni.

"Si parte dal racket– scrive il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra – imposto sul trasporto privato negli ospedali di Napoli e provincia in favore dell'Associazione "Croce San Pio" di Marco Salvati. Tra i loro affari il trasporto illegale dei defunti, il monopolio dei trasporti sanitari grazie a corruzione ed attuazione di pratiche illegali e violente. Le immagini girate con le telecamere nascoste aiutano a ricostruire il tutto in maniera cruda. Un imprenditore racconta: "La camorra mi ha minacciato con le pistole, perché deve lavorare solo Salvati". Spero che questa inchiesta possa contribuire a frenare questo business illegale in cui anche il diritto all'assistenza sanitaria diventa motivo di violenza e profitto per la camorra".

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