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Incendio Centro Direzionale di Napoli, il Comune: “Tenete chiuse le finestre, non uscite”

Porte e finestre chiuse, evitare di stendere panni all’aperto ed evitare di uscire se non necessario: il Comune di Napoli pubblica un vadevecum dopo l’incendio di Gianturco.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Dopo l'incendio scoppiato nei pressi del Centro Direzionale di Napoli, da Palazzo San Giacomo è arrivato un elenco di precauzioni in concomitanza con l'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro, in attesa che l'Arpac analizzi l'aria, che ormai da ore è irrespirabile anche per il grande caldo che si è abbattuto su tutta la Campania e che non accenna a diminuire. La concomitanza con altri incendi in altre parti della regione sta contribuendo a rendere irrespirabile l'aria un po' ovunque.

"Si raccomanda a tutte le persone residenti e ai lavoratori presenti sul territorio interessato dall’incendio", si legge in una nota del Comune di Napoli, di:

  • evitare di stazionare per lunghi periodi in spazi all’aperto fino al perdurare dell’emergenza
  • lavare accuratamente frutta, ortaggi e verdura prima di mangiarli
  • chiudere porte, finestre, serrande, camini, bocchette di ventilazione e ogni altra apertura verso l’esterno;
  • spegnere condizionatori, impianti di ventilazione o ricircolo dell’aria.

Se si dovesse essere in prossimità del fumo:

  • coprire naso e bocca con un panno umido;
  • cercare riparo immediatamente al chiuso, evitando di respirare profondamente.

Inoltre, Palazzo San Giacomo "raccomanda di evitare di stazionare all’aperto (balconi, terrazzi) per visionare anche in lontananza la nube perché per effetto dei venti potrebbe causare effetti irritativi all apparato respiratorio; inoltre di evitare di porre all'aria aperta indumenti da asciugare", si legge ancora nella nota, che conclude con:

Tutte le persone che in queste ore dovessero avvertire problemi respiratori o bruciore alle vie respiratore sono invitate a contattare immediatamente un medico ovvero rivolgersi a un Pronto Soccorso. Si raccomanda, altresi, a tutti i datori di lavoro di sedi insistenti sul territorio interessato di adottare tutte le precauzioni per tutelare la salute dei lavoratori, in attesa di ricevere ulteriori dati da parte dell'Arpac.

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