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I turisti pagheranno di più per venire a Napoli: aumenta la tassa di soggiorno

La tassa per i soggiorni in hotel e B&B più cara di 50 centesimi dal 1 luglio 2023. I proventi andranno a migliorare i servizi ai turisti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Tassa di soggiorno più cara a Napoli a partire dal 1 luglio 2023. Passare una notte in un albergo o in un B&B costerà 50 centesimi in più a notte a persona. Saranno esclusi solo gli hotel di 5 stelle lusso le cui tariffe sono già uguali a quelle in vigore nelle altre città. La Giunta Comunale del sindaco Gaetano Manfredi, infatti, ha approvato, su proposta dell’Assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, la delibera di rideterminazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno presso le strutture ricettive della città, che entrerà in vigore a decorrere dall’1 luglio 2023.

Il nuovo tariffario in vigore dal 1 luglio 2023

La tariffe attualmente in vigore risalgono al 1 luglio 2019, quando era entrato in vigore un aumento di 50 centesimi sulle strutture ricettive extra alberghiere (B&B, Case vacanza e affittacamere), su Hotel 3 e 4 stelle. A Napoli attualmente la tassa di soggiorno risulta più bassa, secondo il Comune, rispetto a quella applicata nelle altre città capoluogo.

Inoltre, argomenta il Municipio, "se l’incremento dei flussi turistici da un lato produce reddito, dall’altro aumenta il fabbisogno dei servizi di accoglienza, di decoro ed il miglioramento dei servizi pubblici". Da qui, la revisione del tariffario della tassa di soggiorno che scatterà da sabato 1 luglio 2023.

Di seguito il nuovo tariffario della tassa di soggiorno:

  • B&B, Case vacanza e affittacamere: 3,00 €/notte
  • Hotel 1 stella: 2,00 €/notte
  • Hotel 2 stelle: 2,50 €/notte
  • Hotel 3 stelle: 3,50 €/notte
  • Hotel 4 stelle: 4,50 €/notte
  • Hotel 5 stelle: 5,00 €/notte
  • Hotel 5 stelle lusso: 5,00 €/notte
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Armato: "L'incasso reinvestito sui servizi turistici"

La giunta Manfredi ha anche approvato, su proposta dell’Assessore al Turismo ed alle Attività Produttive Teresa Armato, l’atto di indirizzo finalizzato all’utilizzo del gettito derivante dalla tassa di soggiorno.

Sulla questione l'assessore Armato spiega:

“Anche alla luce delle richieste emerse nel corso degli incontri che abbiamo avuto con gli operatori del settore alberghiero ed extra alberghiero, abbiamo scelto di destinare almeno il 50% dei proventi della tassa di soggiorno agli interventi in materia di turismo, nonché al miglioramento dei servizi pubblici locali con l’impegno a non apportare ulteriori incrementi fino al 2025”.

E conclude:

“Insedieremo inoltre un tavolo di confronto permanente che almeno una volta ogni tre mesi riunirà Associazioni di categoria ed Amministrazione per evidenziare punti di forza e debolezza del comparto. In questo modo potremo concertare insieme le scelte possibili per il potenziamento delle strategie turistiche e valutare le forme più opportune di contrasto all’abusivismo. Saranno inoltre istituiti, alle porte della città e nelle zone di maggior afflusso, punti di accoglienza con personale multilingue e sarà creato quanto prima un sistema di regolazione dei flussi per una migliore vivibilità della città”.

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