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Il Boss delle cerimonie e il Castello delle Cerimonie

I dipendenti del Castello delle Cerimonie: “Giovedì saremo in corteo, lasciateci aperti e fateci lavorare”

Dopo la clamorosa confisca della struttura, i dipendenti del ristorante La Sonrisa in piazza per chiedere di salvaguardare i livelli occupazionali.
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Ferdinando Romeo e Gaetano "Nino" Davide
Ferdinando Romeo e Gaetano "Nino" Davide
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Dai dipendenti de "La Sonrisa", il ristorante-hotel dei "matrimoni napoletani" noto per la trasmissione tv "Il Castello delle Cerimonie" parte la mobilitazione dopo la confisca della struttura per lottizzazione abusiva arrivata dopo un lungo iter giudiziario. La famiglia Polese, donna Imma e Matteo Giordano, eredi di Antonio Polese, al momento non rilasciano dichiarazioni; i lavoratori invece hanno deciso di uscire allo scoperto già lunedì, recandosi in presidio davanti al Comune di Sant'Antonio Abate, ente cui sarà affidata la proprietà della struttura, per chiedere cosa sarà di loro. Per ora la sindaca Ilaria Abagnale dice solo che «rispetterà» la sentenza, ma nessuno sa in effetti cosa accadrà di qui a qualche mese. La Sonrisa potrà continuare a lavorare? Dovrà chiudere? Sarà affidata a terzi? Dovrà essere demolita?

E il futuro dei chi da anni vi lavora? Si tratta di circa 150 dipendenti e stagionali (ma si stima in oltre 2-300 addetti l'indotto di questa "catena di montaggio delle cerimonie") che temono di restare con le mani in mano già a partire dalla primavera di quest'anno, da quando cioè il lavoro si farà più intenso perché inizieranno i matrimoni.

Gaetano "Nino" Davide, il simpaticissimo cameriere noto per la sua partecipazione iniziale al reality show nel Castello, insieme al maître di sala, Ferdinando Romeo, altro volto noto del reality Dicovery-Realtime, con un video pubblicato su TikTok chiama a raccolta lavoratori e simpatizzanti del ristorante dei Polese per la mobilitazione prevista giovedì 22 febbraio a partire dalle 9.30, con concentramento davanti al ristorante abatese:

Mai come ora abbiamo bisogno di voi. Stiamo ancora lavorando… però abbiamo bisogno della vostra presenze giovedì mattina. Partiremo dal castello 9.30 fino al comune di Sant'Antonio Abate, per il nostro "urlo silenzioso", affinché si tocchi la sensibilità delle istituzioni e si lasci aperta la struttura.

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